UMBRIA JAZZ 2017 | Una giornata “impegnativa”

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Perugia, 13 luglio 2017

Un delizioso venticello accarezza le strade di Perugia e ci invita all’appuntamento con i Funk Off e la loro marciante: ballando al ritmo dei loro orecchiabili brani, terminiamo ai Giardini Carducci, dove ci fermiamo per uno spuntino.

Alle 17,00 ci rechiamo al Teatro Morlacchi, dove si esibisce l’Orchestra del Conservatorio, diretta da Mario Raja in un progetto originale ed efficace: Raggin’ The Classics. Si tratta della rilettura in chiave jazz di molti noti brani di musica classica, con tanto di accurato programma di sala.

Militano, in questa orchestra di ben 77 elementi, si distinguono alcuni solisti, come Marta Raviglia, Pedro Spallati, Massimo Morganti, Angelo Lazzeri, Ferruccio Spinetti, Alessandro Bravo ed Alessandro Paternesi.

Si inizia con Il Mattino D’Inverno, tratto dall’Album Per La Gioventu’ di Cajkovskij, passando per L’Aria Di Sarasto, dal Flauto Magico, entrambi riarrangiati alla maniera di Duke Ellington, musicista preferito da Raia.

Otto chitarristi scendono “in campo” per interpretare il Doppio Concerto in Re Minore di Bach seguendo le orme di Django Reinhardt.

Il contrabbasso di Ferruccio Spinetti ci guida alla scoperta di Vocalese di Sergei Rachmaninoff; la telefonata tra Charles Mingus e Charlie Parker durante la quale Parker improvviso’ sulla suite l’Uccello Di Fuoco diventa spunto, per Raja, per pensare a cosa si fossero detti in merito questi due mostri sacri del jazz di tutti i tempi e quindi, a rielaborare cio’ in questo arrangiamento del medesimo brano. La voce di Marta Raviglia rende squisita questa interpretazione.

Ed ecco venire in prima linea sette rullantisti, a proporci la Marcia Dei Cavalieri di Kachaturian.

Ed ancora il Third Stream con i sei brani del Microcosmos di Bela Bartok, che voleva creare una nuova strada che evitasse la contrapposizione del jazz alla musica colta; si chiude con due brani di Heitor Villa Lobos: il Choros n. 1, caratterizzato dal sax tenore di Pedro Spallati ed un brano tratto dalla raccolta di musica per l’infanzia, la Seguna Suite Infantil. Applausi a scena aperta, salutano questa splendida coproduzione del Teatro Morlacchi e Fondazione Umbria Jazz.

Alle 18,30 ci imbattiamo nei Funk Off, che hanno radunato il pubblico, con il loro contagioso brio.

Alle 21,00 siamo puntuali all’Arena Santa Giuliana, dove si esibiscono due eccellenti pianisti, Chuco Valdes e Gonzalo Rubalcaba che ci conquistano totalmente con le loro note: ritmi afro latini di due generazioni differenti, con Valdes che vanta al suo attivo cinque Grammy e tre Latin Grammy contro i quattro Grammy di Rubalcaba.

Definire preziosa la loro performance è davvero poco, siamo estasiati e non manchiamo di sottolineare il nostro apprezzamento con molteplici ovazioni entusiaste.

Cambio palco ed ecco il Christian Mc Bride New Jawn, il nuovo quartetto di uno dei migliori contrabbassisti del mondo, il quarantacinquenne Mc Bride che, nonostante la sua giovane età, ha partecipato già alla registrazione di più di trecento dischi.

Il ‘Round Midnight del Teatro Morlacchi propone quest’oggi un omaggio ad Ella Fitzgerald, a 100 anni dalla sua nascita. Loving Ella è il progetto musicale di Simona Molinari, elegante e versatile cantante che, accompagnata dallo special guest Mauro Ottolini al trombone, ci regala la sua splendida interpretazione della Fitzgerald, alla quale è particolarmente grata perche’, agli inizi della sua carriera, le ha fatto scoprire l’amore per questo genere musicale ed, in particolare, per il bel canto.

Caravan, In A Sentimental Mood, Smoke In Your Eyes, A Night In Tunisia, Over The Rainbow ci disegnano in maniera chiara i vari momenti della carriera e della vita privata della Fitzgerald:  gli esordi, gli amori e la malattia di questa donna, una delle voci più rappresentative del jazz e della musica mondiale.

Non mancano alcuni siparietti divertenti tra la Molinari ed il trombonista Ottolini, come gli accenni ad alcuni noti brani italiani come Guarda Che Luna, Tu Si’ Na’ Cosa Grande e Pasqualino Maragia’.

Splendida l’interpretazione di Mi Va Di Cantare di Louis Armstrong, cantata da Ottolini e da lui pure suonata alla tromba.

Bis con La Felicita’, gradevolissimo e brioso brano che la Molinari ha portato al Festival di Sanremo qualche anno fa, facendosi cosi’ conoscere al piu’ grande pubblico.

Con la gioia nel cuore, andiamo a dormire per prepararci ad un’altra giornata di grande musica domani.