Spera ci racconta il suo nuovo singolo “Vaniglia”

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Venerdì 3 giugno 2022 esce per Giungla Dischi “Vaniglia“, il nuovo singolo di Spera feat. Paoluzi. Un primo capitolo di un disco in uscita a fine mese, un brano d’amore atipico nato più di un anno fa e scritto in 10 minuti. La collaborazione con Paoluzi è poi seguita naturalmente, ed un legame nella vita è diventato anche un legame nella musica. Spera commenta il pezzo così: “Vaniglia per noi è un pezzo senza un preciso contesto, infatti è un flusso di pensieri per l’appunto d’amore verso ciò che potrebbe essere una donna, una madre o un qualcosa che ci fa vivere bene e in tranquillità.

 

Ecco cosa ci ha raccontato!

  1. Cosa ti ha insegnato la tua esperienza musicale con le Alte Frequenze?
    L’esperienza con Alte Frequenze mi ha insegnato tanto, con loro ho imparato a scrivere e a stare su un palco, allo stesso momento ho capito che è fondamentale la costanza e l’impegno infatti ci sono molte cose da curare e come Alte Frequenze abbiamo tralasciato molto.
  2. C’è qualcosa dell’avere un progetto musicale solista di cui non ti piace occuparti?
    Che cosa ti manca delle Alte Frequenze? Non mi piace occuparmi della parte grafica, credo di non essere molto portato per seguire chi mi fa la cover del disco o mi realizza un video, per quanto riguarda il video spesso ho buone idee ma per il resto non fa per me. Per quanto riguarda Alte Frequenze (come ho già detto prima) è vero che abbiamo tralasciato molto però mi manca quella spensieratezza con cui lo facevamo, c’era solo molto voglia di fare musica e suonare ovunque anche senza strumenti. Scrivere e suonare, di tutto il resto non ci importava. 
  3. E, soprattutto, cosa bisogna fare, di extra musicale, per portare avanti un proprio progetto?
    Qualcosa che non avresti mai detto? Non saprei dire cosa bisogna fare però so bene che per portare avanti un progetto servono soldi e ognuno ha i suoi metodi per farli, qui si parla di vita privata.
  4. Che cosa pensi che l scena abruzzese abbia da invidiare ai grandi centri come Roma e Milano?
    La cosa che manca di più in Abruzzo e che quindi invidiamo ai grandi centri è la possibilità di esibirsi ed è un grande problema, di conseguenza non si crea anche la possibilità di fare conoscenze che potrebbero portare a collaborazioni. Detto questo ci sono molti altri motivi ma in alcuni casi può essere un punto a favore venire dalla provincia, se spacchi vieni notato molto più facilmente dalla gente.
  5. Come stai in questo momento?
    Pieno di musica, concentrato su di essa e molto attivo ed impegnato. Credo sia un buon periodo per me.