RICCARDO COCCIANTE | Serata speciale alla Reggia di Carditello

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Venerdì sera, 2 settembre, un piacevole freschetto ci accoglie alla Reggia, capolavoro artistico poco noto ai più e al momento non visitabile per lavori in corso nei suoi spazi interni.

Alcune sfere luminose e colorate ci indicano il percorso, tra verdi prati inumiditi dalla rugiada che percorriamo verso la platea di sedie colorate poste di fronte al palco.

Come ultimo evento del Carditello Festival 2022, stasera applaudiremo Riccardo Cocciante che, dopo il suo addio alle scene del 2010, ha scelto pochi intimi luoghi d’arte, su e giù per l’Italia, per i suoi concerti estivi quasi “a sorpresa”.

Accompagnato dai 32 elementi dell’ Orchestra Sinfonica Saverio Mercadante diretta dal Maestro Leonardo De Amicis e da Roberto Gallinelli al basso, Alfredo Golino alla batteria, Ruggero Brunetti ed Elvezio Fortunato alle chitarre e Luciano Zanoni alle tastiere ed agli effetti elettronici, Riccardo Cocciante appare in gran forma sul palco, indossando un completo bianco con spolverino blu.

Il live inizia con La Grande Avventura ed Un Buco Nel Cuore.

Cocciante ci propone un excursus musicale vasto e ricco, che pesca qui e lì nel suo vastissimo repertorio, alternando a brani più noti come Il Mare Dei Papaveri ed Era Giá Tutto Previsto, altri ‘ignoti ai più’ come la energica Uniti No Divisi No, la profonda L’Odore Del Pane e la dolcissima Notturno.

Cocciante ci racconta, tra un brano e l’altro, aneddoti e sensazioni  della sua esperienza musicale, dicendo che è sempre difficile scegliere quali siano i brani da includere nella scaletta di un concerto: stavolta, per esempio, ha scelto Due, splendida dichiarazione d’amore in musica e parole, che paragona, in modo poeticamente affascinante, il rapporto di coppia ad alcuni elementi della natura.

Non mancano il brio di Io Canto, proposta in una rilettura musicale inedita molto particolare e la elegante A Mano A Mano, brani prestati rispettivamente a Laura Pausini ed a Rino Gaetano per le loro personali riletture ed interpretazioni: Cocciante ne sottolinea l’orgoglio, perché ritiene che i brani, una volta composti, debbano vivere di vita propria e che la scelta di un collega di interpretarli sia una forma di tributo massimo di stima ed apprezzamento nei confronti di chi li ha composti.

Grandi ovazioni e canti all’unisono accompagnano i classici cocciantiani: Celeste Nostalgia, Sincerità, Quando Finisce Un Amore, Tu Sei Il Mio Amico Carissimo, Cervo a Primavera, Un Nuovo Amico, Poesia, Primavera  e Bella Senz’Anima.

Immancabili i suoi due brani più noti: la canzone vincitrice di Sanremo 91, Se Stiamo Insieme – da pelle d’oca eseguita dal vivo con l’Orchestra – e Margherita, durante la quale Cocciante ci invita a cantarne un pezzo con lui.

Una menzione speciale, con relativo ringraziamento al pubblico per l’entusiasmo e l’affetto con cui il lavoro è stato accolto e seguito nel tempo, va a Notre Dame De Paris, la creatura di Cocciante che quest’anno festeggia il suo ventennale. Cocciante ci regala qui un momento molto emozionante ed inedito, eseguendo in prima persona ben 8 assaggi di alcuni dei brani che riassumono la trama della sua ormai notissima opera popolare: Il Tempo Delle Cattedrali, I Clandestini, Mi Distruggerai, Vivere Per Amare, Luna, Dio Ma Quanto E’ Ingiusto Il Mondo, Bella e Balla Mia Esmeralda.

Il Bis ci vede correre ai lati del palco per godere degli ultimi attimi del concerto più da vicino: un coro unanime accompagna Questione Di Feeling ed In Bicicletta, mentre ovazioni e scroscianti applausi ringraziano Riccardo Cocciante per questa bella serata di arte, musica e poesia.