CARLO CIMINO | “Calandra”, fra armonie ardite e asimmetrie ritmiche

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Eclettico contrabbassista e bassista del trio Amanita, Carlo Cimino descrive i principali contenuti stilistici di “Calandra”, nuovo disco licenziato dall’etichetta indipendente Manitù Records.

 

 

A distanza di nove anni da “Gente a Sud”, album pubblicato per Zone Di Musica, il 24 marzo è nata una nuova creatura discografica intitolata “Calandra”, prodotta dall’etichetta Manitù Records. Quali sono le analogie e le differenze fra i due dischi?

Entrambi i dischi sono basati sulla musica di Raul Gagliardi e sul nostro lavoro collettivo. La cifra stilistica è identica, ma “Calandra”, rispetto a “Gente a Sud”, ha un carattere più rock. É una naturale evoluzione del primo album, in cui gli aspetti melodici, ritmici e armonici vengono spinti al limite.

Nella tracklist di questo nuovo CD, che consta di sette composizioni originali appunto autografate dal chitarrista Raul Gagliardi, figura anche “Message in a Bottle” di Sting. Perché la scelta di (ri)arrangiare questo brano?

È un pezzo che abbiamo sempre suonato dal vivo, come tanti altri da repertori non jazzistici, da Pino Daniele ai Depeche Mode. Insomma, cerchiamo esplorare la musica con uno sguardo aperto.

 

AMANITA

 

A proposito di composizioni originali, quali sono gli elementi caratterizzanti?

I brani di Raul sono complessi. Pur essendo molto affascinanti da un punto di vista melodico, nascondono armonie ardite e soprattutto asimmetrie ritmiche. Quest’ultima caratteristica è resa in modo fluido dal drumming del batterista Maurizio Mirabelli, che è capace di sentirsi a suo agio su qualsiasi terreno.

Una piccola curiosità: oltre a suonare contrabbasso e basso, i tuoi due strumenti principali, in Wriland e Metrò ti cimenti con le tastiere. Hai pensato di utilizzarle per ottenere sonorità particolari?

Sono interventi davvero minimali, improntati su un lavoro di sottrazione più che sulla voglia di mettere carne al fuoco. Le tastiere forniscono un colore unico. Forse nel terzo disco inseriremo altri strumenti con qualche ospite, magari coinvolgendo un pianista vero o anche un sassofonista.

In questo momento tragico per il nostro Paese, a causa del Covid-19, purtroppo è impossibile presentare “Calandra” dal vivo. Divulgare la musica di questo lavoro discografico magari attraverso video sui social, potrebbe essere (almeno temporaneamente) una soluzione opportuna?

Certamente è una soluzione per la divulgazione della nostra musica. Infatti un video è già in lavorazione e altri, senza dubbio, arriveranno in futuro. Purtroppo non è una soluzione dal punto di vista economico, in quanto come tutti i lavoratori dello spettacolo stiamo vivendo un momento di grande sofferenza.

 

AMANITA: “Calandra” – leggi la recensione