UMBRIA JAZZ WINTER | Ad Orvieto si festeggia la 27esima edizione

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Aria frizzante e cielo azzurro ci danno il benvenuto ad Orvieto, vestita a festa per il periodo natalizio e pronta ad accogliere il pubblico raffinato ed attento della ventisettesima edizione di Umbria Jazz Winter.

 

Alle ore 16,00 è irrinunciabile l’appuntamento, alla medioevale Sala dei 400 con il Michelangelo Scandroglio Group, vincitore del Conad Jazz Contest 2019.

Cambio palco a favore delle giovani promesse del jazz italiano e mondiale che si sono distinte per bravura e talento durante le ultime clinics della Berklee, durante l’edizione perugina del festival a luglio 2019.

Usciamo dal Palazzo del Popolo e facciamo in tempo ad applaudire i Funk Off, che partono dall’Hotel Reale, per la loro prima marciante: una grande folla li segue, mentre riscaldano le stradine orvietane con la loro trascinante verve.

Una piccola pausa, e ci spostiamo al Palazzo dei Sette, dove seguiamo i concerti in programma al Meeting Point del festival: tra un bicchiere di vino ed una tipica zuppa di lenticchie umbre, applaudiamo la splendida voce ed il pianismo di Dena De Rose, che si esibisce in quartetto con gli ottimi musicisti italiani Piero Odorici al sax e Paolo Benedettini al contrabbasso; completa l’ensemble il batterista newyorkese Anthony Pinciotti.

Elegante nel canto e nel tocco pianistico, la De Rose sfoggia anche una raffinata mise di abbigliamento, sotto la quale spicca un bel paio di sgargianti scarpe rosse.

Insignita del titolo di Jazz Artist of the Year nel 2003 da All About Jazz, Dena De Rose si era inizialmente proposta sulle scene solo come pianista. Ha scoperto la sua vocalità solo più tardi, quando una malattia alla mano destra le aveva, purtroppo, impedito di suonare il piano. Recuperata completamente la funzionalità della mano, ha unito con successo queste sue due componenti artistiche.

 Dena De Rose Quartet_Palazzo dei Sette_UJ#27_Orvieto_©SpectraFoto_28-12-2019_01

Cambio palco ed è ora la volta di applaudire il trascinante swing anni ’20-’30 di Michael Supnick e della sua band, con Red Pellini al sax e Miss Faro alla voce. A loro si aggiunge la coppia di maestri di ballo swing Egle Miccoli ed Ilario Pitacco che, con le loro variopinte coreografie, rendono ancora più accattivante lo spettacolo.

Supnick, romano di adozione ed originario del Massachusetts, è un polistrumentista versatile e dalla accademica formazione musicale: oltre a cantare, infatti, suona la tromba, il trombone ed il corno e vanta una variegata esperienza in campo artistico, con collaborazioni che vanno dalla tivù alla radio, dalle tournee ai jingle pubblicitari, dal cinema alle incisioni discografiche.

La sua trascinante simpatia, unita all’accattivante repertorio proposto, coinvolge moltissimo il pubblico, che tiene costantemente il ritmo con il battito delle mani.

 

Manteniamo la nostra postazione in sala, ed ecco arrivare on stage il sound del blues del fantastico Mitch Woods & His Rocket 88’s, sua band storica, formatasi nel 1980 ed attiva, in un primo tempo, nella California settentrionale per poi affermarsi, nel breve periodo, a livello federale.

Voce calda e roca, il suo repertorio spazia dal jive al boogie, con incursioni nel rock’n’roll: ci ammalia letteralmente con il suo ritmo ed il suo peculiare tocco pianistico: fantastico!

 

Ci fermiamo ancora al Palazzo dei Sette per applaudire la resident The House Band con Piero Odorici e Daniele Scannapieco ai sax, Andrea Pozza al piano, Paolo Benedettini al contrabbasso ed Anthony Pinciotti alla batteria. Folgorati dai loro virtuosismi, ci abbandoniamo completamente al ritmo delle note. Prima che il concerto prenda la forma della jam session vera e propria, la stanchezza del viaggio e della giornata un po’ frenetica prendono il sopravvento e decidiamo, anche se un po’ a malincuore, di avviarci verso il nostro alloggio.

Si è fatto davvero tardi e le stradine orvietane risuonano dei nostri passi…l’aria pungente della notte è un po’ mitigata dal ritmo e dalle tante emozioni appena vissute…buona notte e a domani!

 

 

Ecco la photogallery completa di Umbria Jazz Winter #27