UMBRIA JAZZ 2018 | Igor Butman e la Moscow Jazz Orchestra

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Mercoledì 18 luglio Perugia si risveglia con un cielo terso ed una leggera brezza.
Clima invitante per far due passi tra le note: raggiungiamo i Funk Off, che oggi si esibiscono sul Minimetro, l’ingegnoso e moderno impianto che collega il centro storico di Perugia con i quartieri limitrofi, più moderni.
Saliamo con loro sul vagoncino, partendo dalla stazione Pincetto ed arrivando al capolinea, a Pian Di Massiano.
La stessa stazione funge da palco per il concerto: una piccola folla si è radunata lì per l’occasione e segue, divertita, la briosa performance.
Inedito e divertente il percorso di ritorno verso il centro storico: mentre il vagoncino risale sul suo binario, i Funk Off suonano Waking Up At UJ, Big DogWhere’s The Salsa.
Ci rechiamo ai Giardini Carducci, dove suona il quartetto di Claudio Jr De Rosa.
De Rosa, nativo di Sorrento (NA), è un ottimo sassofonista. Vive in Olanda ed è una delle nuove leve del jazz italiano nel mondo. Già apprezzato nella scorsa edizione di Umbria Jazz Spring a Terni in primavera, De Rosa ha conseguito diplomi presso tre Conservatori: Salerno, Roma e L’Aja, in Olanda.
Il concerto è jazz puro, a tratti intimista; esegue un paio di standard e tutti brani originali, di sua composizione.
Si accompagna a talentuosi musicisti provenienti da ogni dove: il tastierista dalla Catalunya, il batterista dalla Lituania ed il contrabbassista dalla Grecia.
Pausa pranzo e relax prima di andare, alle 17,00, al Teatro Morlacchi, a goderci la musica della Moscow Jazz Orchestra e del sassofonista Igor Butman.
Butman è uno dei personaggi chiave del jazz russo. Iniziò suonando il clarinetto classico. Ha suonato negli Stati Uniti, contando sull’apprezzamento e sull’appoggio di alcuni grandissimi musicisti americani come Wynton Marsalis.
La sua giovane, ma già apprezzata big band si è formata nel 1999; annovera, tra le sue file, un eccezionale pianista e cantante, Oleg Akkuratov, che ci delizia con il suo tocco elegante e la sua voce calda, che ricorda la timbrica di Michael Buble’.
Propongono un programma di brani standard, che spazia da Benny Goodmann a Quincy Jones, alternando brani dal mood romantico a pezzi swing più allegri.
Eseguono due bis, acclamati dal pubblico presente in sala.
Torniamo quindi ai Giardini Carducci, dove il pianista e cantante Bob Malone ci dedica uno spazio per una bella intervista.
Alle 21,00 siamo in Piazza IV Novembre dove suonano i The New Orleans Mystics, un versatile gruppo vocale che ha un repertorio che spazia tra i classici del jazz, del R&B, del soul e della disco music.
Il gruppo nacque negli anni Settanta, grazie all’idea di due fratelli; si sono, nel frattempo, avvicendati diversi componenti, legati però dalla medesima identità musicale che ne ispirò la formazione iniziale, circa 40 anni fa.
La piazza è gremita e sostiene il gruppo, partecipando attivamente allo spettacolo: si battono le mani a tempo, si risponde alle indicazioni dei musicisti, mentre si balla e si canticchia: un concerto dal coinvolgimento davvero completo!
Non ancora paghi della musica, ci rechiamo ai Giardini Carducci dove dapprima balliamo con i coinvolgenti Huntertones, che hanno conquistato il pubblico di UJ con la loro versatilità, talento e comunicativa.
Splendido il mix, eseguito in trio, dei più noti brani di Michael Jackson.
Poi ci divertiamo con lo scatenato e spettacolare Rockin’ Dopsie Jr ed i suoi Zydeco Twisters.
Un veloce passaggio da Cesarino, il jam club ufficiale di UJ18, prima di andare a dormire, davvero a tutto ritmo.