METROMORALITÀ e’ il nuovo singolo di Adolfo Dececco

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Metromoralita’
anticipa l’omonimo album del cantautore abruzzese in uscita a marzo
2014








Andare
via o restare tra i problemi di un Paese che “pretende le
rivoluzioni” ma e’ capace solo di “reazioni” e’ il dubbio di
una generazione, caratterizzata al contempo dall’eccesso di
comunicazione e dal rischio di incomunicabilita’, che sta scegliendo
oggi la strada della propria vita: forse “non fara’ storia” ma
non puo’ prescindere dal dovere della memoria e di una partecipazione
disincantata alle vicende della propria societa’, sempre riflettendo
sul rapporto tra se’ e l’altro, tra l’uomo esistenziale e
l’individuo sociale, tra la metro e la moralita’.




Metromoralita’,
nuovo album di Adolfo Dececco, e’ nato sotto il segno della
produzione artistica di Vince Tempera e Guido
Guglielminetti, con la collaborazione di musicisti come Elio
Rivagli, Pier Mingotti, Alessandro Arianti, Paolo Giovenchi, Andrea
Morelli, Stefano Parenti, Carlo Gaudiello, Fabrizio Barale, Alex
Valle e Ivano Zanotti; per alcuni testi, invece, Dececco ha scelto la
collaborazione di Giorgio D’Orazio. Nei 10 brani di cui e’
composto, Metromoralita’ rispecchia i concetti sottesi a questo
neologismo che da’ il titolo al primo brano e all’intero lavoro,
concetti caratterizzati, sia nei testi che nelle melodie e negli
arrangiamenti, da una visione del tutto personale di Dececco. Tra
musica e parole e’ costante il binomio di dimensione intimistica e
riflessione collettiva, da quell’osservatorio che e’ l’Italia del
2014, un momento storico in cui guardare soprattutto alla generazione
dei ventenni e trentenni, fra problematiche e sogni, che se dubita
sul mondo del lavoro e della politica puo’ ancora credere in una
soddisfazione della propria vita nella societa’ attuale grazie alla
capacita’ di vivere la contemporaneita’ pagando il biglietto alla
metropolitana dell’arte: il ruolo dell’artista oggi coincide con
quello del pubblico nel senso di lasciare aperte tutte quelle domande
che vanno alla ricerca dei possibili riferimenti culturali odierni,
per una generazione che non sa bene dove appoggiarsi. Il problema,
secondo Dececco, e’ proprio questo, capire anzitutto se possono
essere ancora validi i miti del passato, i quali, anche se
costituissero ancora un riferimento, lo stesso in fin dei conti
apparirebbe “tragico”, perche’ significherebbe non poter trovare
nel presente nessun ancoraggio culturale.




Adolfo
Dececco
, classe 1986, all’eta’ di tredici
anni inizia a suonare e studiare privatamente la chitarra,
affascinato dai grandi musicisti di ambito rock-blues come Angus
Young, Eric Clapton, Jimi Hendrix, Jimmy Page. Abbandonati gli studi
per continuare da autodidatta, inizia anche a cantare e ad esplorare
la via della composizione accompagnata dalla scrittura di testi per
brani propri.


Dopo
una serie di demo (“Ae’do”, “Per chi vive e muore il 32
dicembre”) e dopo essersi avvicinato al cantautorato dei maestri
italiani, da De Andre’ a De Gregori, da Tenco a Dalla, da Fossati a
Bertoli e a Lolli, senza mai dimenticare il maestro Dylan, incide con
l’etichetta Microcosmo di Milano l’album “O si scrive o si
canta” (2006) composto da brani scritti da Dececco sia nel testo
che nella musica eccetto il brano “Cosa vuoi che sia” al
cui testo collabora Giorgio D’Orazio.


Sono
anni in cui, sempre a Milano, studia filosofia all’Universita’ “San
Raffaele”, una scuola di pensiero dove le lezioni di pensatori come
Severino, Dona’, Reale e altri lo accompagnano alla laurea,
conseguita nel 2008, lasciando una traccia di questa esperienza anche
tra i versi delle nuove canzoni che continua a scrivere. Alcune di
queste, per quanto concerne i testi, le firma assieme a Giorgio
D’Orazio, amico di sempre. Ed e’ sempre con lui che Adolfo Dececco
pubblica “Giocando a Scacchi”, una raccolta di poesie a due mani
(Edizioni Tracce, 2005), ed “Eolocrasia vomitevole”, un libello
in versi e prosa (ilmiolibro.it, 2009), firmati con lo pseudonimo
congiunto “CoroReVerso”. Sempre insieme, nel 2011, redazigono il
bisettimanale “L’Altrolato”, un “foglio culturale” a
distribuzione locale.


Tra
le esperienze dal vivo (con scaletta di canzoni proprie affiancate da
cover in versione rivisitata), vanno menzionati il Premio “Pigro”
di Urbino del 2006, i Festival “G.R.I.F.” e “Tener-a-mente”
di Pescara, rispettivamente del 2010 e 2011, il “Petit tour”
organizzato nell’estate del 2010 dall’Associazione Culturale
Rimmel per sostenere l’A.I.R.C. (concerti presso l’Auditorium
“Fermi” di Celano, il Teatro “Vittoria” di Ortona e lo Spazio
“ex Aurum” di Pescara), il Gala’ della solidarieta’ “Un
sogno in corsia” organizzato dalla onlus Adricesta presso il
Teatro Circus di Pescara (2011), oltre a decine di serate e concerti
in Abruzzo, che tra il 2012 e il 2013 lo vedono accompagnato dai
musicisti della band di De Gregori, prima, e da quelli della band di
Guccini poi.


L’intento
e’ di fondere le sonorita’ rock e blues dei suoi esordi con il folk e
con la musica cantautorale piu’ pura, basata sulla centralita’ del
testo. In quest’ottica ha inciso alcuni brani con la produzione di
Guido Guglielminetti,
da circa trent’anni “capobanda” di Francesco De Gregori, e
gli strumenti di Alessandro Valle,
Stefano Parenti, Paolo
Giovenchi
, Alessandro
Arianti
, Elio Rivagli,
Lucio Bardi, Carlo
Gaudiello
e Fabrizio
Barale
. Da queste collaborazioni e’ nato
anche il singolo “L’amore paziente”,
distribuito da Believe su
iTunes e su tutti gli altri digital stores, che in poco tempo ha
raggiunto quasi 60.000 visualizzazioni col videoclip su Youtube. Un
esordio nel quale risuona la volonta’ di cercare una nuova via per il
cantautorato italiano, del tutto personale nei testi, incisivi ma
godibili, e fuso di nuove idee musicali. La musica e’ firmata da
Adolfo Dececco che per il testo si e’ avvalso della collaborazione di
Giorgio D’Orazio. Dalla primavera del 2013 Adolfo e’ seguito, in
studio e sul palco, dal maestro Vince Tempera,
che ha deciso di assumerne la direzione artistica, avvalendosi della
collaborazione di Pierluigi Mingotti
(Guccini), Ivano
Zanotti (Berte’) e
Andrea Morelli (Cremonini),
con i quali Dececco ha inciso nuovi brani per l’album di prossima
uscita “metromoralita’” nonche’ le canzoni selezionate per le
audizioni live di Musicultura 2014.









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