Ascoltando Vuoto Apparente, il nuovo singolo del cantautore veneziano Max Rasa, il nostro ospite di oggi, ci si ritrova in una dimensione musicale che sembrava perduta. Una canzone quasi fuori dal tempo, con una linea melodica, una composizione armonica e un’attenzione per il testo che ricordano la grande canzone italiana d’autore (sembra perfino di ritrovare qualche sfumatura del compianto Mario Musella degli indimenticati Showmen).

Ciao a tutti, grazie per questa opportunità di presentare il mio nuovo lavoro. Vuoto Apparente è un brano che parte, innanzi tutto, dall’anima. E’ un brano che ho scritto quasi di getto per esorcizzare un momento della mia vita che mi ha visto protagonista di fronte a un’esperienza di malattia. Con il mio arrangiatore, Michele Bonivento, abbiamo voluto dare un taglio classico alla canzone, non tralasciando il mio “io” rock.
Il tutto messo in risalto da un videoclip, prodotto e girato da Pietro Vettore, che mi è stato cucito addosso perché, ciò che si vede nel video, io l’ho vissuto davvero. Se ho fatto ricordare il grande Mario Musella mi fa molto piacere anche se, personalmente, non ci avevo mai pensato.

Max ha iniziato molto presto i suoi primi approcci con la musica, ascoltando, studiando, coltivando passioni…

Ho incontrato la musica da piccolo e non l’ho più lasciata. Sono un musicista “faidate”, come cantante ho fatto, da ragazzo, alcuni corsi di canto e in questi ultimi anni ho avuto la possibilità di lavorare con un vocal coach, il maestro Andrea Tosoni. Comunque l’esperienza l’ho fatta sul campo, facendo molti concerti live in questi ultimi ventanni. Sono sempre stato attratto dai Performer per il loro carisma e la loro poliedricità. Da menzionare sicuramente David Bowie, Peter Gabriel, in italia Renato Zero e Piero Pelù. Quello che ascoltavo da ragazzo e ciò che ascolto anche oggi, i grandi cantautori e l’intramontabile rock…

Max Rasa ha in preparazione un nuovo disco, di cui Vuoto Apparente rappresenta la prima rivelazione attraverso la quale cerchiamo di capire cosa troveremo, quali riferimenti stilistici e quali eventuali citazioni o contenuti di sperimentali.

Nel nuovo disco dovrete aspettarvi “Max Rasa”, i brani contenuti nel disco sono frutto di esperienze e collaborazioni con diversi musicisti, dove all’interno c’è anche sperimentazione, ma personalmente la identifico con un unica parola “Musica”. Vado a parlare di ambiente, di sociale, di rapporti umani. Il titolo del disco è Sta Cambiando dove al suo interno ci sono 6 brani, tra cui Vuoto Apparente.

Sono molti gli elementi che influenzano il percorso di un artista: gli incontri, le collaborazioni, le influenze che segnano e incidono significativamente sulla sua produzione e sulla sua espressività, come l’ambiente culturale della città natale – Venezia, nel caso di Max – e, non ultima, una malaugurata parentesi di malattia che ci auguriamo definitivamente superata.   

Nella mia vita artistica ho collaborato con diversi amici musicisti i quali mi hanno fatto crescere da un punto di vista artistico e umano. In questa mia ultima produzione, oltre al mio produttore artistico e arrangiatore e tastierista Michele Bonivento, ho avuto la fortuna di collaborare con alcuni musicisti di talento del panorama musicale italiano e internazionale, ad esempio il chitarrista Stefano Ottogalli, il bassista Paolo Andriolo, il chitarrista Gio Lombardi, il mastering lo ha curato Davide Linzi.
In parallelo sono il frontman e autore della Cani Bastardi band, formatasi nel 2019 con l’idea di proporre musica inedita pop rock, oltre a suonare in giro per il Veneto in concerti e contest, siamo stati selezionati a partecipare come finalisti nazionali a Sanremo Rock & Trend, la manifestazione prevista, salvo imprevisti, per questo settembre al teatro Ariston di Sanremo. I Cani Bastardi Band sono Max Rasa, voce e chitarra, Mike Sardanu, alla chitarra, Emiliano Nalon alle tastiere e sinth, Carlos Branagan al basso, Corrado Macchion alla batteria.
Venezia poi è la mia città natale e, dopo diversi anni che canto in giro, non son riuscito a togliermela nella mia dizione: la “R” veneziana è un segno indelebile…
Per quanto riguarda la malattia, sono ancora in convalescenza e speriamo al più presto di avere delle notizie positive però, anche la malattia, mi aiutato a togliere il freno che tenevo da troppo tempo schiacciato. Non sfido la velocità ma purtroppo la vita è veloce e bisogna cogliere al volo ciò che regala. »

Nella diffusione delle produzioni musicali, al giorno d’oggi, sono irrinunciabili i canali digitali ma, per il suo prossimo album, Max Rasa ha in serbo un progetto in linea con recentissime le tendenze che tendono a rivalutare il mondo del “vecchio” vinile.

Per la pubblicazione del nuovo disco, Sta Cambiando, ho intenzione di promuovere i brani come singoli e poi farò una versione fisica, precisamente un EP in vinile.

Ma, salutando Max Rasa, non possiamo non ricordare che, oltre alla musica, intesa in senso stretto, Max intrattiene rapporti strettissimi col mondo della poesia, come si evince anche dal livello qualitativo dei tuoi testi.

La poesia è un’altra delle mie grandi passioni, nata come possibilità di esprimere i miei pensieri con versi liberi. Ho anche pubblicato recentemente un libretto con alcune mie poesie dal titolo La Maschera.   Un saluto a tutti i vostri lettori.

Ringraziamo Max Rasa e restiamo in attesa con accresciuta curiosità di questo nuovo album, Sta Cambiando.