Marc, il nuovo singolo “Baby You Need Me”

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Marc, il nuovo singolo “Baby You Need Me” feat. Macy Gray, curiosa sperimentazione multiforme

“Baby You Need Me” è il nuovo singolo di Marc, cantautore precedentemente noto come Mark Cucchelli, per l’occasione accompagnato da Macy Gray.

Il brano si muove in un mood inedito per il giovane artista che, dopo una prima fase del percorso dedicata a un approfondito studio classico e vocale, sfodera una prestazione maiuscola, mettendosi al servizio di un progetto fresco, moderno e dal forte respiro internazionale.

“’Baby You Need Me’ si avvicina al mio nuovo mondo musicale, ma anche a quello di Macy Gray. È una canzone pop funk con delle sonorità del tutto attuali, ma al contempo ricorda molto anche agli anni ‘90.”

Per Marc il 2022 rappresenta una svolta artistica legata alla scoperta di un’attitudine più contemporanea, che nel 2023 si svilupperà ulteriormente.

Baby You Need Me, infatti, è un brano in cui si avverte un cambio di rotta, un pezzo che mette in risalto una divertente vocazione post estiva.

Il singolo è accompagnato da un videoclip girato al Caribe Bay di Jesolo e che vede un cameo dell’ex Miss Italia Denny Mendez e la straordinaria partecipazione di Ilenia De Sena.

Da dove nasce l’esigenza di cambiare stile musicale?

L’esigenza nasce da una nuova consapevolezza. Avevo bisogno di potermi esprimere con un vestito che potesse star bene con vari e differenti accessori. Il crossover tende a un tipo di musica che sentivo troppo ripetitivo. Io in questo momento sentivo il bisogno di esprimere anche con una maggiore leggerezza questi tipi si sentimenti.

Qual e l’aspetto del crossover che più ti andava stretto?

Semplicemente ho capito che era il momento di cambiare direzione. Il crossover è un genere stupendo che ancora mi porto nel cuore, è un mondo che regala tantissimo a chi lo ascolta, ma soprattutto a chi lo fa. Però al momento il mio lato artistico necessita di altro.

Con il nuovo singolo credi di aver raggiunto quella che chiamano maturità artistica oppure rappresenta soltanto una fase del tuo percorso?

In questo momento sono in una fase evolutiva del percorso. Per me maturità significa giungere al termine di un percorso, un concetto che è lontanissimo da me. Vorrei continuare a essere curioso di provare e sperimentare suoni nuovi e idee musicali speciali.

Prima di collaborare con Macy Gray, apprezzavi la sua musica?

Ho scoperto Macy Gray da piccolo, con il primo film di Spiderman di Sam Raimi. Lei interpretava il brano My Nutmeg Phantasy. Da quel momento ho sempre cercato di scoprire qualcosa in più su di lei. Nonostante avessi 6 o 7 anni ero curioso e, non essendoci YouTube o Spotify, inizialmente non è stato facile. Ho sempre apprezzato la sua musica. Il suo approccio mi ha spinto ad approfondire la mia passione.

Quali sono i punti di contatto tra le vostre idee d’arte?

Io e Macy abbiamo imparato a fregarcene dei giudizi degli altri. Ci piace goderci il momento, senza pensare troppo alle conseguenze. È un approccio che il pubblico apprezza ed entrambi ne siamo fortemente convinti.

Con la tua musica hai cantato in diverse situazioni importanti. C’è un’esibizione che porti nel cuore?

Attualmente ti direi la sedicesima edizione del Minturno Musica Estate, un evento nel quale ho avuto la possibilità di esibirmi insieme a grandi artisti della musica italiana. Precedentemente ho potuto confrontarmi con loro anche al Premio dedicato a Gianni Ravera a Tolentino, ma allora avevo una maturità diversa.

Quale significato dai all’espressione ‘contaminazione musicale’?

Contaminare per me significa aggiungere spezie. Io sono sempre stato abbastanza poliedrico come gusti musicali. Mi è sempre piaciuto esplorare tra generi e sonorità, creando brani anche palesemente diversi tra loro. Sono in una fase in cui tutto questo mi sta riuscendo piuttosto bene e i risultati si vedranno anche prossimamente.

Qual e l’aspetto della fruizione musicale in streaming che non ti piace?

Non mi piace che i numeri siano costantemente visibili. Ormai pare si dia importanza soltanto ai risultati in termini di numero di ascolti. Questo porta a una distorsione che potrebbe portare il pubblico a snobbare certi artisti solamente a causa di valori non in linea con la qualità che esprimono.

Mancano due mesi al Festival di Sanremo. C’è una canzone della storia della rassegna che vorresti aver cantato?

Difficile scegliere soltanto un pezzo… Di primo acchito direi… “Chiamami ancora amore” di Roberto Vecchioni e “La genesi del tuo colore” di Irama. Questi sono i 2 brani di Sanremo che ultimamente ascolto di più. Poi apprezzo anche “L’Uomo Volante” di Marco Masini, ma è davvero difficile selezionare solo qualche brano. Sanremo ci ha regalato talmente tanta musica bella… Un giorno, poi, mi piacerebbe salire su quel palco…