Intervista alla band Mattia Caroli & I Fiori del Male

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Mattia Caroli & I Fiori del Male è una band in attività dal 2015. Fin dall’inizio utilizza sonorità vintage per poi sperimentare e spaziare dal blues al jazz, dal folk al rock, grazie all’utilizzo di strumenti a fiato: tromba, sax, clarinetto, fagotto. Lo scorso 6 ottobre è uscito il nuovo singolo “Throwing Out All My Fear”, ecco cosa ci hanno raccontato.

 

“Throwing Out All My Fear”, tra l’altro una canzone molto bella, è il vostro nuovo singolo. Volete raccontarci di cosa parla e magari qualche aneddoto particolare?
Il brano tratta del conflitto interiore tra ogni persona e le proprie ombre. Il videoclip, diretto da Mattia Caroli e Simone Morini, ripercorre la storia di un uomo misterioso e confuso, perseguitato dalle proprie paure. All’inizio, il protagonista vaga tra gli anfratti del suo inconscio e ripercorre, tra campi solitari e luoghi oscuri, i ricordi e i timori che l’affliggono. Dopo un’iniziale fuga – da quella che sembra essere un’entità soprannaturale in continua trasformazione, ma che poi si rivela essere il suo doppio – trova il coraggio di affrontare i propri demoni ed esce da ogni prova sempre più rafforzato, vivendo infine quest’esperienza come un gioco con se stesso.

Scrivete la frase più significativa di questo brano…e se vi va spiegateci il significato.
“My tears and my memories are broken by what we’ve lost”. Ogni volta che ripensiamo al passato, passato affranto, molto spesso c’è una dimensione più profonda del pianto e dell’afflizione, più dolorosa, un luogo dove lacrime e memorie si fondono in un’unica ricordanza.

Sentite che la musica è la vostra vita? Cioè, se aveste la bacchetta magica chi vorreste essere esattamente?
Sono ormai anni che la musica ci vede impegnati e ci porta in giro per il mondo. È qualcosa d’imprescindibile dalle scelte che facciamo nella nostra vita e occuperà sempre uno spazio fondamentale e costitutivo. Bacchette magiche non esistono, ma esiste l’impegno e la perseveranza nel portare avanti un progetto che ci ha regalato emozioni e grandi soddisfazioni.

L’incontro musicale-professionale che vi è stato più utile e perché?
Nel complesso direi l’insieme dei gruppi e musicisti che abbiamo conosciuto nei nostri tour, in particolare il tour in Inghilterra che abbiamo condiviso con altre due band inglesi. Ogni incontro è stato proficuo e fondamentale nel processo creativo.

Qualche live in programma?
Siamo appena tornati da un tour europeo che ci ha visti protagonisti in diverse città tra cui Monaco di Baviera, Amburgo, Lipsia, Linz ed altre. Ora è tempo di tornare in studio per ultimare i prossimi brani che confluiranno nel nostro secondo album.