Intervista a MariaN con “Giri di Parole” il suo nuovo singolo

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Esce “Giri di Parole” il nuovo singolo della cantante MariaN sui principali stores digitali e dal 23 giugno nelle radio italiane in promozione nazionale. Il brano racconta, attraverso il punto di vista della ragazza, una storia d’amore tossica. Lei ricorda di essere stata ingenua nell’aver dato fiducia ad una persona che le ha fatto perdere tanto tempo, impedendo al loro legame di crescere (“non ci siamo mossi mai”) e di diventare più profondo. Si descrive come una giovane donna impulsiva (“per chi punta tutto e va”) che ha messo da parte tutto per buttarsi in questa relazione che poi si è rivelata dolorosa, piatta e priva di emozioni positive dato che lui continuava a ripetere gli stessi errori, giustificandoli con i soliti giri di parole ai quali non crederebbe più nessuno. Finalmente, dopo tanta sofferenza, si accorge di non volere accanto qualcuno che la faccia sentire profondamente vuota (“non ti farò più entrare”) e decide di allontanarsi in silenzio senza sprecare ulteriori parole. Ha compreso che non sentirà la mancanza di una persona che non è mai stata in grado di amarla veramente. Scopriamo news e curiosità in questa intervista!

Potrebbe sembrare una domanda banale e magari lo è: “Dove sta andando la musica? E dove sta andando la tua di musica?

Credo che la musica sia da sempre in continua evoluzione. Al giorno d’oggi si tende a screditare tutto ciò che risulta essere nuovo sul mercato musicale perché considerato inferiore ma credo che ogni nuovo genere sia il risultato di un mix tra nuovo e passato e che vada contestualizzato prima di essere giudicato. Non ha senso dare per scontato che ogni novità sia scadente! E’ normale avere preferenze ma questo non dovrebbe portare a sminuire artisti per noi meno gettonati. Ad ogni modo credo che, oltre alla qualità musicale, si dia molta importanza alla presenza scenica dei performer e alla loro capacità di coinvolgere il pubblico. Inoltre, è cambiato il modo di fare musica anche perché sono cambiate le sue modalità di diffusione e, di conseguenza, bisogna stare al passo coi tempi, senza mai dimenticare gli artisti che hanno fatto la storia della musica! La musica, dal mio punto di vista, dev’essere una fonte di ispirazione. Non riuscirei a cantare brani e sentirli miei senza provare qualche tipo di emozione. Sono i sentimenti che suscita in me che mi permettono di trasmettere messaggi. Mi capita spesso di ascoltare brani e nello stesso tempo di scrivere ciò mi passa per la mente durante l’ascolto: abbozzo parti di testi che magari un giorno verranno alla luce sotto forma di nuovi inediti. Ogni brano mi passa qualcosa di inaspettato! Ciò è accaduto anche quando mi è stato chiesto di interpretare “Giri di Parole”. Ho ascoltato il pezzo e ho subito percepito una forte energia, una connessione con me stessa: questo mi ha fatto scegliere di accettare il progetto, mi ha coinvolta molto. Anche il lavoro creativo fatto mi ha entusiasmato parecchio: Simona Ubbiali (la produttrice) ed io abbiamo modificato il testo in alcune parti della canzone (il ritornello per esempio). Abbiamo voluto creare un testo nel quale gli ascoltatori potessero ritrovarsi, immedesimarsi. La risposta essenzialmente è questa: la mia musica andrà verso i sentimenti che mi permetteranno di crearla, verso emozioni provate che saranno così forti in me da aver bisogno di essere messe per iscritto e cantate! Indipendentemente dal genere musicale che sceglieremo spero che verrà dato un certo peso alle parole dei testi proposti.

Ad avere la possibilità di aprire un concerto in uno stadio di un big della musica, affrontandone il pubblico con la tua musica, chi sceglieresti? E perché?

Sarebbe un onore (e credo solo un sogno) aprire un concerto di Alicia Keys! Credo sia una delle artiste che mi ispirano maggiormente per la sua grinta, i suoi testi meravigliosi e le sue indubbie capacità artistiche! Amo particolarmente i generi R&B e Soul e lei ne incarna tutte le caratteristiche! Sono inoltre, come moltissimi artisti, affascinata dalle voci black perché hanno un potenziale espressivo immenso! Diciamo che anche Lizzo e Beyoncé sarebbero un sogno! Queste tre artiste oltre ad avere voci supreme hanno capacità performative che sono fonte di ispirazione. L’unica di loro che non ho ancora visto live è Beyoncé e spero di coronare questo desiderio! Ogni volta che vado ad un concerto mi concentro ad analizzare i loro movimenti, i balletti, il modo in cui interagiscono col pubblico e cerco di immagazzinare il più possibile per farne tesoro durante le mie esibizioni. Interagire con artisti di questo calibro sicuramente permettere di portare a casa un bagaglio di conoscenze e tecniche indispensabili per stare sul palco.

Quali sono i tuoi piani più immediati?

Nel mese di giugno sono diventata la cantante del gruppo “ Hate & Love” col quale proponiamo le più famose hit dance/pop dagli anni 70 ai giorni nostri,  quindi uno dei primi obiettivi che mi pongo è la creazione di uno show innovativo con i miei colleghi, basato su una nuova scaletta, su mini coreografie, cambi d’abito e sull’intrattenimento del pubblico. Vorremmo creare uno spettacolo ricco e coinvolgente per catturare l’attenzione di qualche agenzia.  Dopo le date estive ci concentreremo su questi aspetti per la prossima stagione! Il mio obiettivo personale è quello di proseguire con gli studi di canto, in primis, e musicali in generale perché voglio migliorare la mia tecnica e continuare a studiare, frequentando ambienti del settore, permette di creare rete e di imparare da ogni musicista/cantante incontrato. Lo scambio tra artisti è prezioso! Non si finisce mai di imparare ed è ciò che rende magico il settore musicale: non ci si annoia mai e si è sempre incuriositi dalle evoluzioni continue che la musica subisce. Mi piacerebbe lavorare ad altri inediti e spero ci sia possibilità di sperimentare in questo senso.

Quanto è importante per te internet nell’ambito musicale? Si rimpiange il passato in cui i social e selfie erano solo utopia o, meglio, proiettarsi verso il futuro abbracciando le nuove, seppur fredde, forme di comunicazione?

Internet è ormai la modalità di diffusione di contenuti (musicali e non) per eccellenza! Permette di accorciare le distanze e quindi di avere accesso immediato alla musica proveniente da tutto il mondo. Non credo che la comunicazione online debba essere un limite sociale anzi, dovrebbe permetterci di mantenere contatti anche quando le distanze lo impediscono. Credo che le nuove modalità di comunicazione, se usate in modo intelligente, siano una risorsa gigante per ognuno di noi: il segreto è imparare ad utilizzarle in modo corretto! Per un musicista è molto più immediato questo approccio per diffondere i propri contenuti e anche per gli emergenti è una risorsa che in passato non era prevista. Permette a chiunque di farsi conoscere e di mostrare al mondo ciò che ama fare. Naturalmente ci sono anche aspetti negativi, non lo nego affatto! Tutti si sentono autorizzati a pubblicare qualunque tipo di contenuto spesso anche di bassa qualità e il rischio è quello di non essere più in grado di distinguere ciò che ha reale valore da ciò che è scadente. Non credo che il mondo digitale debba sostituire quello reale ma credo che una calibrata alternanza di entrambi possa arricchirci in ogni ambito: musicale, lavorativo ecc…

C’è differenza tra ciò che ascolti e ciò che in realtà componi e canti?

Ciò che ascolto è fonte di ispirazione costante e mi permette di capire come creare un mio personale percorso musicale. Ogni nuova creazione è frutto di creatività personale e contemporaneamente di un background che ci ha influenzato. Quando canto una cover cerco di veicolare il messaggio che l’artista ha voluto donarci e quando canto il mio brano cerco di passare ciò che sento io nel profondo.

Tanta musica sulle spalle, palchi e sudore in onore alla dea musica. Con la tua esperienza e la concezione raggiunta della tua musica, cosa consiglieresti a dei giovanissimi per intraprendere un percorso artistico e discografico?

Sicuramente consiglierei di studiare tanto: è impensabile il fatto di affidarsi solo al proprio talento! Se non si coltiva nulla cresce! Il talento è indubbiamente un dono ma è fondamentale studiare tecnica, interpretazione, performance e tutte le materie complementari che ti rendono un artista più consapevole. Chi ha la fortuna di iniziare gli studi musicali da bambino non dovrebbe sprecare questa possibilità! Una volta cresciuti si rimpiange il fatto di non aver potuto iniziare prima proprio perché c’è così tanto da imparare e da acquisire che una vita intera non basterebbe! Non abbiate la presunzione di sentirvi già pronti, già arrivati: continuate a perfezionarvi perché solo la costante voglia di mettersi in gioco può portare a concreti risultati. Inoltre, consiglio di fare più esperienze live possibili! Anche queste sono indispensabili per avere una visione a 360° dello stare sul palco e del come starci. Coordinarsi con musicisti permette di crescere tanto e imparare a comunicare con loro ci rende più completi.

Chi vorresti ringraziare per chiudere questa intervista?

Ringrazio chi crede in me e chi mi ha dato delle possibilità: senza l’aiuto di persone più esperte nulla sarebbe possibile! Ci tengo a citare Davide Pantaleo e Simona Ubbiali a tal proposito! Inoltre, il supporto di persone a me care è fondamentale per trovare la forza per continuare a combattere! Si incontrano spesso personaggi che provano godimento nell’affossare le nostre ambizioni (di noi artisti emergenti) e nel farci sentire incapaci quindi, per una volta, ringrazio anche me stessa per la capacità di resistere, seppur con qualche ammaccatura, e di continuare a provarci. Sono molto ambiziosa e cocciuta quindi proverò sempre a farmi strada, indipendentemente dalle critiche negative che potrò ricevere e che ho già ricevuto.