Francesco Curci ci racconta il suo primo disco “Più di così”

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Esce venerdì 10 giugno 2022 “Più di così“, l’EP di debutto di Francesco Curci, disponibile su tutti gli store digitali per Show in Action (su distribuzione Pirames International). Un titolo che suona come una dichiarazione d’intenti dell’artista, per dire che “più di così”, oggi, non avrebbe potuto desiderare, ma anche un’esortazione a sé stesso a fare sempre “più di così”, nella musica e nella vita.

– Quale ruolo ha la produzione musicale in un disco come “Più di così”?

Un ruolo principale perché è il cuore pulsante del disco. Abbiamo lavorato molto, insieme al mio produttore Alex Marton, su questo. La scrittura dei testi e delle melodie è avvenuta solo dopo, quando le produzioni erano praticamente finite ed è stata per me un’esperienza molto più stimolante, perché avevo già l’idea del risultato che avrei ottenuto e perciò ho potuto subito studiare le dinamiche con cui affrontare i brani, così come i contenuti da trattare e i livelli interpretativi da adottare.

– Cosa significa, e non avere paura di esser nerd, che questo disco è “in bilico tra analogico e digitale”? 

Significa che è un disco per metà suonato dal vivo e per metà figlio dell’elettronica. Abbiamo mischiato un campionato di suoni digitali con sessioni registrate dal vivo in studio, in particolar modo le chitarre che giocano un ruolo importante in questo disco e sono onnipresenti, dal primo singolo estratto “Come Frank” fino alla title track “Più di così”. Ne è venuto fuori un sound potente, che riesce a far convivere reale e virtuale. 

– Come ti sei avvicinato alla musica? E come hai capito che sarebbe stata una parte importante della tua vita? 

Esibendomi per la prima volta sul palco all’età di quattro anni. Gli applausi, le luci della ribalta, le attenzioni tutte rivolte su di me mi hanno subito portato a credere che quella fosse la mia strada. Così ho cercato negli anni di convogliare tutte le energie per fare in modo che quella passione incondizionata potesse trasformarsi in una professione e diventare perciò il centro del mio universo. Ho studiato quindi canto, pianoforte, composizione, ho iniziato a partecipare a contest musicali per prendere dimestichezza con il palco e confidenza con il pubblico per poi arrivare a scrivere canzoni. La musica mi ha fatto spesso soffrire, mi ha fatto perdere sonno, mi ha ossessionato, tormentato, ma poi mi ha sempre e comunque salvato e se tornassi indietro, rifarei tutto ciò che ho fatto, ovvero vivere sempre e solo al suo servizio!

– “Più di così” è una perfetta colonna sonora estiva? 

Assolutamente sì, non a caso esce proprio a ridosso dell’inizio della stagione. È un disco in cui non ci sono ballad, ma solo mid ed up tempo che si sposano perfettamente con la stagione estiva, fatto di sonorità dance, house, edm, in cui racconto persino di passioni che nascono e si consumano in estate, in cui spesso ricorrono immagini di mare, spiagge, sole. Insomma, è proprio il disco da ascoltare in auto mentre si raggiunge la meta delle proprie vacanze o al mattino sotto la doccia per avere per scrollarsi il caldo di dosso e concedersi la carica giusta per affrontare al meglio la giornata se non addirittura all’alba, tornando da una serata in discoteca.