Sassofonista jazz dal suono caldo e possente, dal fraseggio arioso e ricco di verace musicalità, Claudio Giambruno è un brillante musicista particolarmente apprezzato anche in veste di compositore. Durante la sua carriera da leader, sideman e in contesti orchestrali, ha stretto prestigiose collaborazioni al fianco di numerosi jazzisti di blasone nazionale e internazionale del calibro di Ron Carter, Christian McBride, Ivan Lins, Billy Cobham, Kurt Elling, David Kikoski, Eliseo Loreda Garsia, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Rosario Giuliani, Max Ionata, Enrico Pieranunzi, Roberta Gambarini, Nicole Henry, Halie Lauren, Giorgio Rosciglione, Maarten Weyler, solo per citarne alcuni. Finalista al “Premio Internazionale per Solisti di Jazz Massimo Urbani” (2012) e vincitore del “Premio Nazionale delle Arti” (Categoria Jazz – 2013), Giambruno ha valorizzato le sue qualità artistiche anche fuori dai confini nazionali, in diversi festival jazz, in Paesi come Olanda, Germania, Belgio, Francia. Ora, il 2023 inizia con un nuovo e interessante progetto da lui ideato: Claudio Giambruno Overseas 4et, formazione nuova di zecca completata da tre esponenti di spicco del jazz nazionale come Andrea Rea al pianoforte, Dario Rosciglione al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria. Un quartetto, quello diretto dal sassofonista palermitano, profondamente ispirato alla sua Sicilia, volto a esaltare la magia delle fascinazioni mediterranee ma pur sempre in pieno solco hard-bop.
Venerdì 13 gennaio al Casino De Viti-Dimora Storica (Oltretromba Jazz Club) di Vaste di Poggiardo (provincia di Lecce) e il giorno successivo al Teatro Auditorium Salvo D’Acquisto di Napoli, sarà protagonista nei primi due concerti con il suo nuovo gruppo.

foto di Mario Noto

 

Claudio Giambruno Overseas 4et è il tuo nuovo quartetto, da te ideato e diretto, improntato su una sorta di anello di congiunzione volto a fondere il fascino del Mediterraneo, segnatamente della tua Sicilia, con l’eterna bellezza del jazz, in particolare dell’hard-bop. Quando e perché hai avvertito questa esigenza artistica?

Tutti i miei progetti nascono da un evento significativo. Il periodo della pandemia, che non mi ha permesso di esibirmi, ma di comporre e quindi esprimere la mia interiorità, mi ha consentito di meditare e concentrarmi proprio sulla composizione di nuovi brani. La mia voglia di libertà si è concretizzata quando ho deciso di abbandonare l’etichetta di musicista isolano affidando la mia musica ad una ritmica formata da musicisti italiani di punta.

Al tuo fianco, in questo progetto, figurano appunto tre nomi prestigiosi del jazz nazionale: Andrea Rea al pianoforte, Dario Rosciglione al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria. In base a quale criterio hai scelto di affidarti a questa notevole sezione ritmica per dar vita alla tua nuova formazione?

Andrea Rea, Dario Rosciglione e Amedeo Ariano sono dei professionisti che stimo sia per le loro qualità artistiche che umane. Hanno sin da subito apprezzato la mia musica e sono sicuro che la valorizzeranno al meglio. Averli incontrati sulla mia strada, oltre che un privilegio, è per me artisticamente un grande stimolo.

Per ciò che concerne il repertorio, esso si compone di tuoi brani originali (come da te anticipato) unitamente ad alcuni standard appartenenti alla sterminata tradizione jazzistica. Dal punto di vista stilistico e comunicativo, qual è il fil rouge che lega le tue composizioni agli storici standard che hai scelto di inserire nel repertorio di questo quartetto?

Per Overseas ho scelto un repertorio variegato: dalle song di Broadway, ai brani della Popular Music, fino alle mie composizioni originali. L’unicum caratterizzante è la melodia, di cui ho sempre riconosciuto la fondamentale importanza. Quando compongo nuovi brani, immagino sempre di far “cantare” il mio sassofono, affinché le mie note possano arrivare all’ascoltatore con semplicità ed efficacia.

Debutterai con Claudio Giambruno Overseas 4et venerdì 13 gennaio al “Casino De Viti-Dimora Storica” di Vaste di Poggiardo (provincia di Lecce) per poi raggiungere la terra partenopea, esattamente il “Teatro Auditorium Salvo D’Acquisto” di Napoli il giorno seguente. Immaginandoti la reazione del pubblico, quali sono le tue aspettative per questi due concerti?

Saranno due appuntamenti imperdibili, in cui il pubblico sarà travolto dalle nostre vibrazioni e immerso in un’atmosfera musicale coinvolgente. Mi aspetto una buona partecipazione e che questi due concerti possano essere d’auspicio per l’inizio di un tour italiano ed europeo.

Claudio Giambruno Overseas 4et, oltre ovviamente ai live, diventerà a breve un progetto discografico?

È sicuramente nei miei desideri entrare in studio per registrare con questo nuovo quartetto. Prima, però, vorrei concentrare le mie energie sui prossimi concerti per ricercare l’affiatamento necessario, trovare un adeguato interplay e un sound all’altezza delle mie aspettative.