Toquinho: 50 anni di successi per Sant’Elmo Estate 2018

L’undicesima edizione di Sant’Elmo Estate 2018 si chiude con un concerto d’autore e le atmosfere indimenticabili della canzone brasiliana, lo scorso giovedì, con uno degli artisti protagonisti della musica bossanova, Toquinho che ha presentato “Toquinho ……50 anni di successi”, il nuovo progetto artistico del musicista che è un vero e proprio tributo ai grandi amici con i quali Toquinho ha condiviso tanta musica e tanta poesia, Tom Jobin, Vinicius de Moraes, Baden Powell, Carlos Lyra, Chico Buarque, Menescal e tanti altri.

Sul palco del Piazzale d’Armi di Sant’Elmo al Vomero, il chitarrista e cantante brasiliano, nonché compositore di grande sensibilità, si è esibito, con molta emozione, con tre grandi nomi del panorama musicale internazionale, la bravissima Greta Panettieri voce, Itaiguara Brandão al basso e chitarra, Mauricio Zottarelli alla batteria e percussioni.  Il concerto, che ha voluto ripercorrere alcuni dei brani più legati ai 50 anni, appunto come cita il nome del progetto stesso, dell’artista. Toquinho ha esordito ringraziando il pubblico per la sua partecipazione al concerto stesso (più di 1000 persone presenti, record di presenze dell’edizione 2018) e la città tutta di Napoli verso la quale nutre un sentimento fortissimo, ricordando non solo la bellezza autentica della città ma anche della cucina partenopea che lo ha conquistato da sempre. In un concerto di quasi un’ora e mezza, con la sua voce calda e il tocco delicato  ed emozionanti virtuosismi che solo lui sa raggiungere con il suo inseparabile strumento che è la chitarra, la voce di una bellezza entusiasmante di Greta Panettieri e il talento di Brandão e Zottarelli, ha presentato brani come “Samba de Rosa”, “Samba de Orly” scritta da Chico Buarque, “Berimbau”, “O que sera” solo per citarne alcune, seguiti da una dolcissima versione di “Eu sei que vou te amar” che ha riscosso lunghissimi applausi da parte di tutto il pubblico presente. Ricordando il periodo nel quale collaborò al disco di Ornella Vanoni,  ha cantato la famosissima “La voglia e la Pazzia” , concludendo il concerto con la celeberrima “Aquarello”, il suo successo del 1983 con il quale fu acclamato sia in Italia che in Sudamerica, e  “Tristeza” e nel bis richiestissimo dal pubblico in piedi ad omaggiare il talento dell’Artista con una trascinante “A Tonga da Mironga do Kaulete” sempre in una sorta di omaggio doveroso al talento infinito dell’amico e Maestro Vinicius de Moraes.

Annamaria De Crescenzo