The end is the beginning by Ohm Guru

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La trilogia di Riccardo Rinaldi, alias Ohm Guru, si apre con il primo album intitolato The end is the beginning. E’ un album che mette in risalto le abilità dell’artista consolidatesi nel corso della sua carriera. A lungo Ohm ha preferito restare dietro le quinte e redigere brani per altri artisti, ma oggi torna ad uscire allo scoperto con un lavoro accurato, intelligente e raffinato e ricco di colori.

L’album si basa sull’unione di jazz e chillout, una mescolanza che gli permette di raggiungere un pubblico eterogeneo.
Per la realizzazione di questo album Ohm Guru ha collaborato con vari musicisti tra cui: Massimo Greco alla tromba, Alessandro Meroli al sax.
Le bellissime voci femminili sono quelle di: Giorgia Faraone, Caterina Soldati, Nicoletta Appodia, Dlsmal ed Elisa Molisso.

Il connubio di artisti così diversi tra loro regala ad ogni canzone un’energia differente ed un’interpretazione nuova.
Il disco non è banale, anche se vi sono delle cover al suo interno.

Il titolo per affermazione dello stesso Guru, rispecchia il suo stato interiore. Ovvero quello di un musicista che fatica ad apprezzare la musica moderna perché è ancora immerso negli anni 80 e 90.


Track list:

1- This is the song (Punch Brothers),Giorgia Faraone, Massimo Greco, Marco Rollo, Roberto Bartoli, Flavio Pisicopo e Giulio Cantore

2-I’m not alone (Olive), Giorgia Faraone, Alessandro Garofalo, Roberto Bartoli, Filippo Mignatti

3-Lady Jane (Rolling Stone), Caterina Soldati, Filippo Mignatti, Flavio Piscopo, Alessandro Garofalo

4-Love my way (Psychedelic furs), DIsmal ,Alessandro Garofalo, Roberto Bartoli, Filippo Mignatti, Flavio Piscopo

5-Rocket man (Elton John), Caterina Soldati, Alessandro Altarocca, Filippo Mignatti

6-Round Midnite (Telonious Monk), Nico, Alessandro Garofalo

7-Save a prayer (Duran Duran), Caterina Soldati, Alessandro Garofalo

8-Wild Word (Cat Stevens), Giorgia Faraone, Alessandro Garofalo, Roberto Bartoli, Filippo Mingatti

 9-Please Please Please (The Smiths), Elise, Alessandro Garofalo, Filippo Mignatti

10-I just call to say i love you  (Stevie Wonder), Alessandro Garofalo

11-Green Sky (original), Giorgia Faraone, Andrea Aiazzi, Nino Stella

12-Juggernaut (original), Giorgia Faraone, Andrea Aiazzi, Nino Stella

13-One day (Asaf Avidan)


Riccardo Rinaldi sul suo album ha dichiarato Ho impiegato tanto tempo, troppo tempo forse, per completare questo disco e i due dischi che lo seguiranno. Quando si lavora come produttore c’è sempre un altro disco da finire, un problema da risolvere, un gruppo da aiutare nel difficile percorso di diventare un prodotto adulto. Così il tempo passa e il tuo lavoro personale rimane nello scaffale: forse a prendere polvere, ma forse anche a maturare lentamente. Ed è così che, in un qualche momento e finalmente, lo ritrovi ed è una grande gioia ritrovare ricordi e momenti perduti in qualche piega della vita. Questo primo lavoro fa parte di una trilogia ed è un album di cover. Sono brani della mia memoria, brani che ho amato e anche odiato in alcuni casi. Alcune tracce sono  state hit, altre  brani più oscuri o meno conosciuti. Vorrei che questo lavoro fosse un omaggio alla grande musica di sempre, a quello che ero ieri e a quello che sono oggi.

Un grande elogio  e un sentito ringraziamento va alle mie cantanti: Caterina “Agrado” Soldati, Giorgia Faraone, Elisa Molisso, Nicoletta Appodia che in questi anni hanno reso vivi i miei sogni e che hanno sopportato con pazienza le mie inquietudini. Grazie anche  tutti i meravigliosi artisti e musicisti che hanno suonato e lavorato con amore a questa trilogia. In particolare vorrei citare in primis Alessandro “ Maestro “ Garofalo, un grande musicista e arrangiatore senza il quale questo progetto non sarebbe stato possibile. Poi in ordine sparso i musicisti che ascolterete in questo lavoro: Filippo Mignatti (drums), Alessandro Altarocca (pianoforte e contrabbasso), Christian Lisi “Peppone”(basso elettrico), Cesare Cera (percussioni e altro), Marco Rollo (tastiere e pianoforti) Ninfa Dora (cori e supporto psicologico), Antonino “Woody” Stella  (chitarre elettriche), Brad Myrick (chitarre acustiche), Roberto “Red” Rossi (percussioni), Gianluca Zanca (tromba), Massimo Greco (tromba), Alessandro “Merolz” Meroli (sax baritono e tenore, flauti), Ivan Maffesoni (chitarre acustiche), Marco Prati (chitarre acustiche), Roberto Bartoli (double bass), Flavio Piscopo (Percussioni), Andrea Aiazzi (songwriting), Matteo Di Biase (Chitarre).

Questo album si chiama End is the Beginnig, forse perché è come mi sento oggi: sopravvissuto agli anni 80 e 90 con grande difficoltà a comprendere la musica oggi. E mi viene da pensare che per motivi sia anagrafici che artistici potrei davvero essere una specie in via di estinzione. Facendo un po’ di auto psicanalisi spicciola credo che faccio musica da sempre perché vorrei lasciare un segno del mio passaggio su questo pianeta blu, come un piccolo animaletto intrappolato in una bolla di giada o un fossile dentro una montagna.


Riccardo Rinaldi alias Ohm Guru iniziò ad interessarsi alla scena musicale sul finire degli anni ‘70, con la nascita del movimento New wave..  Negli anni 80 irrompe sulla scena musicale di Bologna collaborando con numerose bands e artisti in qualità di musicista e produttore. Crea il suo pseudonimo nel decennio seguente e come Ohm Guru produce dischi omonimi e collabora con artisti quali: Neffa, Sud Sound System, Colle Der Fomento, Bossa Nostra, Gazzarra,  Pasta Boys, Dj Rodriguez e diventa collaboratore della IRMA records. Con il gruppo di cui è membro, Aeroplanitaliani, insieme a Alessio Bertallot e Roberto Vernetti, partecipa anche ad un Festival di Sanremo dove vince un premio della critica con il brano Zitti, Zitti. Con questo brano, remixato da Luca “LTJ” Trevisi, diventa un classico dell’Acid Jazz grazie a Gilles Peterson che lo elegge come uno dei suoi brani prediletti del momento. Molti dei suoi brani diventano classici del mondo elettronico/downtempo come Moon Beat(LTJ-Xperience), Montedivenere (Ohm Guru) e Ocean Beach (Black Mighty Orchestra). Nel 2002 fonda la sua compagnia dal nome One Eyed Fish che si occupa di produzioni, publishing, mastering e managment. L’etichetta, affiliata alla IRMA records, ha pubblicato il suo terzo album intitolato “Cinema”.