Siamo la riflessione di un suono contro un ostacolo! Intervista agli Hollow Echoes

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Prodotto fra gli studi di Altrementi Sound ad Acquaviva delle Fonti e il Death Star Studio di Marco Fischetti (produttore fra gli altri e musicista di Gulliver/Giò Sada) a Cassano Murge, l’8 aprile 2022 esce in tutti gli store digitali il primo singolo della band rock sperimentale barese Hollow Echoes dal titolo “Your Smell Was The Drug“.

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con loro per conoscerli meglio.
Ecco la nostra intervista:

1) Ciao Hollow Echoes! Come mai questo nome?

Ciao a voi! Well, ci chiamiamo Hollow Echoes per due motivi.
Il primo è che suona dannatamente bene! (risate, ndr)
Il secondo è che ognuno di noi si sente rappresentato da un’eco: siamo la riflessione di un suono contro un ostacolo.
Poi ci sarebbe un’interpretazione alternativa, ma ve la diciamo nella prossima intervista!

3) Da quanto tempo suonate insieme?

Suoniamo insieme dall’autunno scorso, mese più, mese meno.

4) Cosa ne pensate dell’attuale scena indipendente italiana?

C’è un sacco di roba veramente interessante là fuori. Alcuni li conosciamo di persona, altri li abbiamo solo ascoltati in qualche concerto, altri ancora solo nelle piattaforme di streaming.
I primi nomi che ci vengono in mente sono gente come i New Candys, DESARIO, i Be Forest, i Fine Before You Came, gli Uochi Toki, i Flares On Film e tantissimi altri che ora sicuramente ci sfuggono.
Non è questione di genere, la qualità c’è.

Ovviamente c’è anche tantissima fuffa, ma non ci va nemmeno di parlarne, preferiamo concentrarci sulla bellezza.

5) Secondo voi è possibile vivere di musica nel 2022?

Si, ma vivere di musica è diverso da vivere della propria musica.
Vivere di musica è possibilissimo, anche facendo diverse cose: insegnare, fare il session-man, il producer, concerti di musica originale, mettere su cover band, suonare ai matrimoni, creare tik-tok, avere uno studio di registrazione, aprire un’etichetta discografica… la lista potrebbe essere ancora lunga.

D’altro canto, rispetto a qualche decade fa in cui non eravamo nemmeno nati, è molto più difficile vivere della propria arte. Crediamo che sia comunque possibile, in qualche modo, con un po’ di impegno e un po’ di fortuna, che non guasta mai.

6) C’è qualche“collega” che stimate particolarmente?

Oltre quelli nominati prima, parlando di colleghi che possiamo conoscere più o meno personalmente citiamo i nostri buoni amici Motus Animae e gli storici baresi Prometheo (in cui suona anche il nostro bassista Francesco) che pur essendo abbastanza diversi da noi, son bravissimi.
Stimiamo molto anche la cantautrice indipendente Francesca Celiberto.
E a livello sonoro ci fanno impazzire i Flares On Film, in cui suona anche Marco Fischetti (musicista e produttore anche di Giò Sada/Gulliver) con cui abbiamo prodotto i nostri brani in quel del Death Star Studio a Cassano e che ringraziamo ancora per l’ottimo lavoro.

Inoltre, menzione speciale per i nostri amici del Cantiere Comune Mediterraneo, progetto che pur non facendo musica originale nel senso proprio del termine, vi piacerà se siete amanti delle culture dei popoli e se credete che la diversità sia una ricchezza.

Parlando di colleghi che non conosciamo di persona, possiamo dirvi che Walter ha una vera e propria ossessione nei confronti degli iamthemorning.

7) Progetti futuri?

Sicuramente qualche piccola serie di concerti, in Puglia prima e fuori dopo. Lavorare a del nuovo materiale anche.
Ci sarebbero anche un paio di collaborazioni in cantiere, di cui una non strettamente musicale.
E magari un brano o due in italiano.
Vediamo dove riusciamo ad arrivare: siamo echi, non abbiamo confini!

Grazie mille ragazzi!

 

ASCOLTA YOUR SMELL WAS THE DRUG

https://songwhip.com/hollowechoes/your-smell-was-the-drug-radio-edit

Biografia: Gli Hollow Echoes fanno la loro comparsa in questo piano astrale senza una ragione ben precisa: un po’ come l’evoluzione. Un po’ frutto del caso, un po’ adattamento di caratteri nelle specie.

Creati per assolvere una funzione terapeutica nella mente del chitarrista e polistrumentista Walter A. Lanotte, gli echi divengono reali dopo l’estate del 2021, dopo aver coinvolto la cantautrice Martina Farinola, il batterista Luigi Pascuccio, il tastierista e polistrumentista Francesco Stefanelli ed il bassista e chitarrista Francesco Schiavone.

Gli echi non hanno confini, quindi si propagano indisturbati fra chitarre moderne ed estetiche post-grunge, fra tastiere che dipingono paesaggi sonori lontani e linee di basso nevrotiche, fra voci urlate e flebili sussurri. Non sono (solo) rock, pop, elettronica, o funk. E a loro va benissimo così.

A novembre la formazione debutta nel suo primo concerto, in piazza Zirioni ad Acquaviva delle Fonti, ricevendo feedback molto positivi sulla loro proposta musicale.

All’inizio del 2022 la band si addentra in studio di registrazione per il suo debutto discografico: l’EP autointitolato “Hollow Echoes”, anticipato dal loro primo singolo.
La copertina è stata realizzata da Luana F. Belsito, conosciuta come wallypain su instagram, talentuosa graphic designer autrice di fumetti con oltre 11k follower, mentre il logo dall’altrettanto talentuosa Jasmine F. Mascoli.

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