MEAT PUPPETS | Sewn Together

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Meat Puppets
Sewn Together
Megaforce Records - distr. Frontiers
2009

Nel lotto castale dell’american indie anni ’80-’90, i redivivi Meat Puppets si impongono ancora oggi in modo creativo e vitale. Con Sewn Together i fratelli Kirkwood e il batterista Ted Marcus imprimono, infatti, un netto cambio di direzione a un marchio di fabbrica che in tre decenni ha gia’ detto di tutto e di piu’. Benche’ il disco sia stato registrato in breve tempo e con un budget ridottissimo, il suono e quanto di piu’ nitido e ricercato sia capitato di ascoltare in ogni loro passata produzione. In ragione di cio’ molti potranno storcere il naso, ma il fatto positivo e’ che i Meat Puppets evitano d’essere una parodia di se stessi, cimentandosi soprattutto con il registro della power ballad americana (ovviamente d’estrazione rurale) e con eleganti arrangiamenti volti anche a inglobare un piu’ vario set strumentale (piano, tastiere, dulcimer e mandolino). Lo stile chitarristico di Curt Kirkwood e’ in questo contesto piu’ squisitamente tecnico che pirotecnico, a completo servizio di una forma canzone che ne raffina e dilata persino il registro vocale. Il tenore di questa dozzina di tracce e’, pertanto, piu’ emotivo che esplosivo, perche’ abbraccia in modo sincero e appassionato la grande tradizione dell’american music, levigandone gli angoli con granulosa sabbia psichedelica per poi ravvivarne i colori e l’intrinseca luccicanza melodica con distillate alchimie pop-rock. Un processo che seppur non indichi nulla di nuovo e rivoluzionario rispetto a quanto gia’ propinato con successo dai vari Wilco e R.E.M. (questi ultimi quasi fotocopiati in brani come Got To Your Head e Rotten Shame), lancia comunque segnali positivi su un “upgrade” espressivo qui non ancora perfettamente focalizzato. Posta in apertura, la tittle-track e’ un brano paradigmatico di tale rotta, un country-pop in cui armonie vocali, arpeggi acustici e contrappunti di slide disegnano solari orizzonti melodici. Poco piu’ avanti il piano e una chitarra acustica dal timbro ispanico segnano i contorni elegiaci e sentimentali di Sapphire (che volge in una grandiosa coda ascensionale), mentre il mood ipnotico e cantautorale di Clone si avvale tanto del piano quanto di vigorose pennellate di chitarra elettrica. Alle cadute nell’eccessiva magniloquenza di Smoke e nella ritmata melomania di Love Mountain rimediano per fortuna la bella cifra folkedelica di Nursery Rhyme, il sanguigno roots-rock lisergico di Blanket Of Weeds e soprattutto il concitato stomp western-bluegrass in chiave leggermente acida di I’m Not You, il brano migliore dell’intera raccolta, marcato da un fenomenale e vertiginoso “string walking” di mandolino e chitarra elettrica. Come per dire, questi sono i Meat Puppets di oggi, un gruppo capace di mettersi ancora in gioco suscitando perplessita’ mista ad ammirazione.


 




Voto: 6,5/10


Genere: Indie Pop-Rock / Americana


 


 




Musicisti:


Curt Kirkwood – lead vocals, guitars, mandolin


Chris Kirkwood – bass, keyboards, vocals,


Ted Marcus- drums, organ


Elmo Kirkwood – guitar


Kevin Bowe – dulcimer, guitar, percussion


William Joseph – piano


 


 


 




Brani:


01. Sewn Together


02. Blanket of Weeds


03. I’m Not You


04. Sapphire


05. Rotten Shame


06. Go To Your Head


07. Clone


08. Smoke


09. S.K.A


10. Nursery Rhyme


11. The Monkey And The Snake


12. Love Mountain


 




Links:


Meat Puppets: www.myspace.com/themeatpuppets


Megaforce Records: www.megaforcerecords.com