RASSEGNA ‘COSE’: Satta / Bellatalla / Spera

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Nell’ambito della 4^ Edizione della Rassegna “COSE”, l’avventuroso appuntamento multidisciplinare, sotto la Direzione Artistica di Marco De Persio, che oramai caratterizza tutti i giovedi’ dalle ore 21,30 presso la Sala Mangiatoia (sala concerti della Scuola Popolare di Musica di Testaccio di Roma) e che si protrarra’ fino al mese di Maggio, appuntamento sostenuto da quattro strutture romane indipendenti: Associazione Controchiave, Live Sound Development, Scuola Popolare Di Musica Di Testaccio, Centro di cultura sperimentale Rialto attive da anni nella citta’ che, nonostante la chiusura di uno di questi spazi (il Rialtosantambrogio) e la mancanza di qualsiasi forma di finanziamento, decidono di stipulare un mutuo bancario per autofinanziare la rassegna, si sono esibiti i tre maggiori esponenti della scena avant-jazz romana: Fabrizio Spera (batteria), Sandro Satta (sax alto) e Roberto Bellatalla (contrabbasso). L’intro e’ caratterizzato da un soppianto cosmico di liquami sonori sub-urbani, Spera costruisce ed inveisce nei confronti della trama percussiva, le opprimenti ragnatele del contrabbasso osano sondare filiformi entita’ sonore dal candore primitivo, il sax cruento e generoso sembra contrastare la cerebrale plasticita’ canuta attraverso un idilliaco flusso di note. Poi la rarefazione delle semantiche sonore gestita in modo impeccabile sempre da Satta, che in quei precisi momenti viene osservato con faunosa avidita’ dal batterista, mentre sale l’umore espressivo del contrabbasso, un fraseggio duro e deciso che sfocia in uno swing incestuoso le cui “dissonanze omnifoniche” sembrano sedare e al contempo incitare il discorso musicale.

Il secondo momento creativo e’ aperto da Satta, che simula con l’imboccatura del sax una calda e primitiva danza tribale, accompagnato dal pacato campanelli’o evocativo di Bellatalla che poi si traduce nello sfregamento strumentale nell’attesa di divinita’ meta-armoniche. Un’attesa rotta dalla sadica irruenza di creature bramose di cibarie “sono-rumorenti”, generate dagli ossessivi spasmi ritmici che nel finale diventano liberatori per il trio. “Abbiamo tutte le influenze…Siamo sotto influenza, raggi x, non fa niente…Tutti sanno, tutti sono opinionisti e pensare che la poesia non da’ delle risposte, ma crea delle domande anche grosse…” cosi Bellatalla da’ inizio a questa unita’ impro-sonora di ribellione nei confronti delle attuali e gravose barbarie, poi giu’ con la tri-partenza a sciorinare fenomeni musicali di accennata spigolosita’, Spera invasato sostiene l’ebbra nenia del contrabbasso mentre Satta agisce sull’ancia in modo percussivo. Favoloso l’interplay della sezione ritmica che precede l’urto devastante della materia improvvisata che urla e si trastulla godendosi il macabro finale.




 



Scuola Popolare di Musica Testaccio, sala concerti
Piazza Orazio Giustiniani, 4/A
00153 – Roma (RM)


Sandro Satta, sax
Roberto Bellatalla, contrabbasso
Fabrizio Spera, batteria