ANBB | Mimikry

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ANBB
Mimikry
Raster Noton
2010

Sodalizio teutonico delle meraviglie, quello stabilito tra Carsten Nicolai aka Alva Noto e Blixa Barlgeld, fondatore e leader dei leggendari Ensturzende Neubauten nonche’ compagno d’avventure di Nick Cave nei suoi Bad Seeds. ANBB (acronimo che riprende le iniziali dei due autori) e’ un progetto intavolato sin dal lontano 2007 con una performance californiana presso i Recombinant Media Labs di San Francisco, documentato pero’ con tutti i crismi solo di recente, grazie all’EP Ret Marut Handshake e al di poco successivo album ufficiale Mimikry, registrazione da urlo accompagnata da una cover grafica altrettanto strepitosa nella sua fascinosa sensualita’ e stilizzata plasticita’.


 



La scientifica e minimale arte tecnologica del suono di Noto risplende con tutti i suoi bleeps metronomici, fasciati da glitch radianti e rumori striscianti nel cantato sacrale, isterico e misterioso di Bargeld, autore esclusivo dei testi (sia in lingua madre sia in inglese) e firmatario con Noto di tutte le basi musicali originali tranne le due cover qui presenti: One di Harry Nilsson (colui che porto’ al successo Everybody’s Talkin’ di Fred Neil) e il traditional I Wish I Was A Mole In The Ground. Sono proprio questi due brani quelli che danno la misura della geniale trasversalita’ estetica, manipolativa e interpretativa della coppia, che se nel primo titolo fissa e traduce in un pop elettronicamente melanconico e trasognato struggenti atmosfere foderate d’elegante decadenza, nel secondo gioca, invece, a fondere movenze country-rock con nubi elettroniche, sibilanti interferenze ambient-noise e grotteschi effetti vocali che riportano alla mente la deturpante e austera potenza avveniristica dei migliori esperimenti condotti dai Suicide.


 



L’album offre pero’ altri considerevoli episodi e risvolti nelle malefiche e nervine ghironde industrial-ambient-noise di Fall, dieci minuti in cui Bargeld esercita il suo singolare spettro vocale in una molteplice veste timbrica che dal singulto strozzato e sussurrato (centrifugato nel loop) passa al tono sacrale e quasi pagano del finale sottolineato da una semplice ma rapinosa melodia di piano. C’e’ poi Once Again, composizione glaciale e spettrale di pura elettronica al vetriolo dominata da un inciso vocale ossessivo e reiterato, anello di congiunzione di una lunga catena di metamorfosi soniche ed effetti declamatori che elevano sul podio piu’ alto le capacita’ canore di un Blixa Bargeld raramente cosi’ caustico, solenne e tagliente. E ancora, le pose parasinfoniche e cameristiche di Bernsteinzimmer, quelle scheletricamente robotiche e minimal-noir di Mimikry, quelle digitalmente raggelanti e avvolgenti di Berghain, e infine quelle laconicamente ovattate, striscianti e feline di Katze, sinistro ma al tempo stesso affascinante esperimento di “torch song” in chiave elettronica. In poche parole Mimikry e’ uno di quei gioiellini in grado di massaggiare e rinfrescare come si conviene i vostri logorati timpani, alleviandoli dalla dolorosa banalita’ dei soliti ascolti.


 


 


 


 




Voto: 8/10


Genere: Electronica / Glitch-Noise, Ambient


 


 




Musicisti:


Carsten Nicolai – electronics, laptop, field recordings


Blixa Bargeld – vocals, loop, electronics


Jan Schade – cello, strings arrangements


Tim-Erik Winzer – viola


Ayumi Paul – violin


Dea Szuc – violin


Vera Lehndorff aka Veruschka – additional vocals


 


 


 




Brani:


01. Fall


02. Once Again


03. One


04. Ret Marut Handshake


05. Bernsteinzimmer (Long Version)


06. I Wish I Was A Mole In The Ground (Extended)


07. Mimikry [feat. Veruschka]


08. Berghain


09. Wust


10. Katze [feat. Veruschka]


 


 




Links:


Blixa Bargeld: www.blixa-bargeld.com


Alva Noto: www.alvanoto.com


Raster Noton: www.raster-noton.net