Secondo estratto per Davide Corneli in arte Mezzalibbra. Secondo brano che conferma quel sapore pop scuro di pelle, con chiuse blues ed una retroilluminazione RnB, Soul e Funky. Eppure l’artista abruzzese ci parla di temi che sono di una quotidianità pop tutta nostra: la derisione del corpo, il bullismo, l’emarginazione che passa anche e soprattutto dalla non accettazione di sé. Un secondo singolo dunque arricchito da un video per la regia di Wilson (Federico Antonaci) e la produzione artistica di Cristiano Romanelli degli UMMO. Aspettando l’opera prima completa e compiuta…

 

 

Nuovo singolo, nuovo sound, nuova sfida. Stai pensando di pubblicare solo canzoni singole o c’è un disco all’orizzonte?

Ho deciso di muovermi con estrema calma, un passo alla volta. Però posso confermare che i singoli che ho pubblicato anticiperanno un disco, che spero si possa realizzare il prima possibile.

 

“XXL” è un titolo assai figurativo. Di cosa parla?

Questa canzone parla del body shaming, dell’accettazione del proprio corpo e dell’indifferenza nei confronti delle parole velenose. “XXL” rappresenta il peso delle parole che una persona presa di mira deve portarsi addosso. L’obiettivo di questo brano è di far riflettere l’ascoltatore sulla forza delle parole.

 

Resti comunque ancorato ad una visione classica di videoclip. Anche il sound e il modo di gestire la voce comunque non guardano sfacciatamente al futuro. Come mai questa fedeltà al passato?

T.S. Eliot disse che il vero genio è colui che sa trarre ispirazione dal passato per poi costruire qualcosa di moderno. Mi reputo un nostalgico, ma trovo che il passato rappresenti anche la massima libertà musicale. Questa libertà, secondo me, oggi si sta perdendo. Si punta più al prodotto che deve necessariamente piacere, azzittendo quello effettivamente si ha da dire.

 

L’America torna prepotente… forse qui più che in “Cometa” ci sono richiami a quegli orizzonti internazionali o sbaglio?

Sì, assolutamente. Non è un mistero che amo utilizzare soluzioni Soul e Blues nelle mie canzoni. Cerco sempre di mescolare l’energia con il sentimento e sicuramente queste sonorità caratterizzeranno (in gran parte) il disco in arrivo.

 

La produzione pop determina tutto questo cammino che ci stai presentando. Contempli anche rivoluzioni di stile?

Certo. Adesso sto ancora tastando il terreno, cercando di arrivare all’ascoltatore nella maniera più fluida possibile, anche per lasciare più facilmente il messaggio che ho da dare. Credo che un musicista non dovrebbe mai fermarsi e ancorarsi su un solo stile. E’ molto più stimolante cercare sonorità, sperimentare e creare nuove soluzioni. Ci arriverò.