Lo straordinario Collettivo Abraham Inc chiude il Multiculturita SJF – Capurso (BA), 15 luglio 2010

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MULTICULTURITA SUMMER JAZZ FESTIVAL 2010
RASSEGNA MUSICALE a cura dell’ ASSOCIAZIONE MULTICULTURITA J.S.

15 luglio – ore 21,00
Sagrato Basilica SS Maria del Pozzo – Capurso (Ba)

Abraham Inc.
Feat. David Krakauer, Fred Wesley, Socalled

Esclusiva Nazionale


 

Il Multiculturita Summer Jazz Festival, rassegna organizzata dall’Associazione Multiculturita J.S., con la direzione artistica di Michele Laricchia con il contributo dell’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, del Comune di Capurso, con il patrocinio della Regione Puglia e della Provincia di Bari, e con il supporto promozionale di Jazzitalia, congeda la sua ottava edizione con un concerto che si annuncia essere il great shot dell’estate musicale pugliese pugliese per essere al di fuori dei codici e degli schemi preordinati.

Giovedì 15 luglio (ore 21,00) il palco del Sagrato della Reale Basilica sarà letteralmente riempito dal corposo ed entusiasmante sound di Abraham Inc, con David Krakauer, maestro della musica klezmer, virtuoso clarinettista “cross – over”, leader dell’ensemble Klezmer Madness e già al fianco di Tokyo String Quartet, the Kronos Quartet, the Emerson String Quartet, the Lark Quartet, Eiko and Koma, the Orquesta Sinfonica de Barcelona and the Brooklyn Philharmonic Orchestra; il  trombonista e compositore Fred Wesley, per lungo tempo direttore dell’orchestra del grande James Brown ed anche al fianco di Maceo Parker, Ray Charles, Lionel Hampton, Count Basie e Van Morrison; Socalled, polistrumentista, fotografo, scrittore, qui impegnato all’accordion, piano, sample e voce, creatore della klezmer hip-hop. Nove gli elementi complessivamente impegnati sul palco che formano questo straordinario collettivo dalle sonorità trasversali ed entusiasmanti.

Tweet Tweet è il titolo dell’album che verrà presentato a Capurso, licenziato nel 2010 per la Table Pounding Records. Un lavoro che amalgama in modo sorprendente le sonorità jazz con il funk, hip – hop e klezmer, per una miscela esplosiva dal groove incessante e contagioso. Un’idea nata, per caso, nel 2005 dall’incontro tra Wesley e Krakauer, spiriti già affini che – dopo solo poche prove – furono concordi: “Wow, questo funziona!”

Dice Fred Wesley: “Penso che siamo arrivati a un prodotto killer. E ‘un piacere fare qualcosa di diverso con  musicisti dinamici come Josh e David. I nostri talenti sono state rivolti a settori che non avremmo potuto immaginare di raggiungere da solio. Ci ispiriamo a vicenda. ” Un concerto – spettacolo, un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica afro-americana a tutto tondo ed anche per gli estimatori delle sonorità klezmer.

 

Ticket 15 euro.
Info per prenotazioni ed abbonamenti (intera rassegna 30 euro, con posto riservato per ogni concerto): 345.452.81.03
Website: www.multiculturita.it – info@multiculturita.it

 

 

Prevendite:
Centro Musica
C.so Vittorio Emanuele, 165
BARI – 080 – 521.17.77

Box Office Bari c/o La Feltrinelli Libri e Musica
Via Melo Da Bari, 117 – 080 5240464


 

BIOGRAFIE

David Krakauer

Clarinettista e compositore acclamato a livello internazionale, David Krakauer si è conquistato il privilegio di essere uno dei maggiori interpreti al mondo della musica Klezmer e allo stesso tempo un affermato solista di musica classica e di jazz.

Vanta infatti collaborazioni con formazioni del calibro di Tokyo String Quartet, Eroica Trio, Kronos Quartet, Lark Quartet, Arditti String Quartet, Empire Brass Quintet, Brooklyn Philharmonic Music, Chamber Music Society of Lincoln Center, Orquestra Sinfonica de Barcelona e Berlin Radio Orchestra, con le quali ama eseguire soprattutto le composizioni di autori contemporanei come Luciano Berio, John Zorn e John Cage, entusiasmando il pubblico di Copenaghen, Parigi e Francoforte, della London’s Royal Festival Hall, della Brooklyn Academy of Music, del Concertgebouw di Amsterdam.

Contemporaneamente, David Krakauer gira il mondo col suo straordinario ensemble “Klezmer Madness!” con il quale ha fatto registrare il tutto esaurito in una serie di esaltanti concerti al New York’s Symphony Space e alla Dallas JCC Marathon, alla Merkin Concert Hall di New York, al JazzArts Festival di Washington e al Saalfeiden Festival in Austria.

Benchè fortemente radicato nella tradizione klezmer, il suo lavoro di arrangiatore e compositore deve molto alle sue frequentazioni jazz, rock e classiche. La sua discografia include alcune tra le più importanti incisioni klezmer degli ultimi dieci anni. Il suo ultimo lavoro, “A New Hot One”, per la prestigiosa etichetta jazz francese Label Bleu ha subito conquistato il Diapason d’Or, uno dei maggiori riconoscimenti musicali francesi ed è stato acclamato come un capolavoro da International Herald Tribune, Le Mond, Tèlèrama, Jazzman, Jazz Magazine and Les Inrockuptibles.

Tra le altre sue incisioni si ricordano “Klezmer, NY” (1988) (che include la suite, “A Klezmer Tribute to Sidney Bechet”, scritta in per celebrare il centesimo compleanno del leggendario clarinettista jazz), “Klezmer Madness”, “Rhythm and Jews” e “Jews with Horns”, gli ultimi due con il supergruppo Klezmatics; merita una menzione speciale, infine, la sua presenza nel disco “In the Fiddler’s House” che l’immenso violinista Itzhak Perlman ha dedicato al klezmer, la musica dei suoi padri.

The New York Times, The New Yorker, The International Herald Tribune gli hanno recentemente dedicato importanti articoli e ha partecipato insieme a with Itzhak Perlman al popolarissimo talk show Late Night with David Letterman, trasmesso in tutti gli Stati Uniti.

 

Fred Wesley
 
Nato a Columbus, Georgia, figlio di un insegnante e direttore di big band, da bambino prese lezioni di pianoforte e tromba, passando poi definitivamente al trombone all’età di 12 anni.

Il suo stile molto ritmico e preciso lo hanno reso noto come uno dei trombonisti funk di riferimento: insieme a Maceo Parker e Pee Wee Ellis era uno dei membri fondamentali della sezione fiati dei gruppi di James Brown, suonando in numerosi brani di successo come “Say it Loud – I’m Black and I’m Proud” e “Mother Popcorn” e anche come co-autore di “Hot Pants”.

Negli anni ’70 ebbe anche la funzione di band leader e direttore musicale del gruppo di James Brown “The J.B.’s”, componendo ed arrangiando in prima persona per il gruppo.

Nel 1975 lasciò i “J.B.’s” per collaborare con George Clinton ed i suoi vari progetti (Parliament e Funkadelic), e anche incidendo in proprio con un gruppo satellite di questi progetti , chiamato “The Horny Horns”.

Nel 1978 si unì all’orchestra di Count Basie, ampliando dunque il suo orizzonte artistico al jazz. Il suo primo album jazz come leader è To Someone del 1988, seguito da New Friends (1990), Comme Ci Comme Ca (1991) e Swing and Be Funky ed Amalgamation (dal vivo, 1994).

Nei primi anni ’90 Wesley tornò a collaborare con i JB Horns (con Pee Wee Ellis e Maceo Parker). Quando Pee Wee Ellis lasciò il gruppo prese il nome di “The Maceo Parker Band”, e Wesley fece parte del gruppo fino al 1996 quando fondò la sua band , “The Fred Wesley Group”.

Nel 2002 Wesley ha scritto una autobiografia intitolata Hit Me, Fred: Recollections of a Sideman (ISBN 0-8223-2909-3), an autobiography about his life as a sideman. Nello stesso anno ha registrato un album dal titolo Cuda Wuda Shuda con un gruppo dal nome “Fred Wesley Band”.

Fra il 2004 ed il 2006 è stato anche professore aggiunto presso il Jazz Studies department della School of Music at the University of North Carolina at Greensboro.


Socalled

è un rapper e produttore discografico canadese, conosciuto soprattutto per la mescolanza di ritmi hip hop, klezmer ed altri stili musicali come il Drum’n’Bass sino ad arrivare alla musica folk.

Di origini ebraiche-ucraine, oltre ad aver pubblicato tre album al 2006, ha lavorato proficuamente con artisti di fama internazionale come C-Rayz Walz, Chilly Gonzales e Sophie Solomon.

Socalled ha una ampissima collezione di dischi tra cui spiccano diverse registrazioni destinate ai bambini, da cui ha attinto ampiamente per la realizzazione del suo album del 2005 dal titolo The So Called Seder: A Hip Hop Haggadah, rivisitando il tutto attraverso le influense della sua discendenza ebraica.