Jason Marsalis al Jazz Club Ueffilo – Gioia del Colle (Bari), 15 marzo 2009

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Jazz Club Ueffilo – Cantina a Sud
Domenica 15 marzo – inizio ore 20,00
 

Jason Marsalis Italian Quartet

Jason Marsalis, vibrafono
Antonello Vannucchi, pianoforte
Giorgio Rosciglione, contrabbasso
Andrea Roventini, batteria


 

Il quarto appuntamento del 2009 del Jazz Club Ueffilo – Cantina a Sud (Via Donato Boscia 21 – Gioia del Colle),sempre in collaborazione con Jazzitalia, sarà un evento unico: la premiere di Jason Marsalis in Puglia. Domenica 15 marzo (inizio ore 20,00) il vibrafonista statunitense, il più giovane della schiatta dei celeberrimi musicisti, calcherà il palco del Ueffilo accompagnato da Antonello Vannucchi al pianoforte, Giorgio Rosciglione al contrabbasso e Andrea Roventini alla batteria.

I quattro musicisti si esibiranno con una serie di composizioni originali del famoso vibrafonista e batterista di New Orleans, oltre ad alcune rivisitazioni di standard della tradizione jazz.

Jason Marsalis è da considerarsi indubbiamente uno dei musicisti più interessanti sulla scena odierna. Compositore di eccezionale talento, grande vibrafonista e batterista, vanta collaborazioni di massimo livello quali David Morgan, Bill Summers, Marcus Roberts, John Ellis solo per citarne alcuni. Ha inoltre vinto il premio come musicista dell’anno 2000 indetto da “Off Beat”, nota rivista di New Orleans.

L’ appuntamento  sarà arricchito dalla degustazione di prodotti tipici.
Inizio concerti ore 20,00.

Food and Music: 25 euro.

Il Ueffilo – Cantina a Sud è in Gioia del Colle(Ba) – via Donato Boscia 21
Info e prevendite: 339/8613434 – 080/3430946  – Centro Musica : 080 – 521.17.77
web: www.ueffilo.com. info@ueffilo.com


 

BIOGRAFIE


JASON MARSALIS – vibrafono

Nato a New Orleans nel 1977, è il più giovane esponente della celeberrima famiglia di musicisti (è figlio di Ellis e fratello di Wynton e Branford); è da considerarsi indubbiamente uno dei fenomeni musicali più interessanti sulla scena odierna.

Già a 7 anni suona nella band del padre e rapidamente diventa un musicista navigato. Studia percussione classica alla Loyola University di New Orleans e si esibisce con leggende del jazz come Joe Henderson e Lionel Hampton. Questo non gli imperdisce di rimanere molto attivo a New Orleans, dove collabora con formazioni assai diverse come Casa Samba (musica brasiliana) e Neslort (jazz fusion). È inoltre il co-fondatore del fortunato gruppo di latin jazz Los Hombres Calientes. Nella sua carriera ha registrato, fra gli altri, con la Lincoln Center Jazz Orchestra, con Marcus Printup, e il famoso pianista Marcus Roberts; ha inoltre inciso vari album a suo nome, il più recente dei quali è Music Update, uscito nel 2008.

Compositore di eccezionale talento, grande vibrafonista e batterista, vanta collaborazioni di massimo livello quali David Morgan, Bill Summers, Marcus Roberts, John Ellis solo per citarne alcuni. Ha inoltre vinto il premio come musicista dell’anno 2000 indetto da “Off Beat”, nota rivista di New Orleans.

Il disco “A jazz celebration” fatto con il padre Ellis e gli altri due fratelli è stato recensito come uno dei migliori dischi della Rouder Records.

 

ANTONELLO VANNUCCHI – piano/vibrafono

La sua carriera artistica attraversa una delle più belle epoche della musica italiana, dai grandi maestri delle colonne sonore al varietà televisivo, collaborazioni illustri con i più grandi nomi del jazz da Chet Baker a Barney Kassel, Bobby Hackett, Kenny Clarke, Lee Konitz, fino alla attuale e costante collaborazione con il cantante Nicola Arigliano. Ma una delle esperienze più intense fu quella con i MARC 4, in cui Vannucchi suonava sia l’organo Hammond, che il piano e vibrafono, ideatori di un suono allora già riconoscibile e ancora oggi inconfondibile, attualissimo, ma soprattutto tipicamente italiano, i MARC 4 erano un quartetto di jazzisti che oltre a suonare nell’orchestra della RAI, avevano collaborato alle colonne sonore di Ennio Morione, Piero Piccioni e Piero Umiliani, ma soprattutto erano stati gli interpreti delle musiche di Armando Trovajoli. Erano loro che avevano inciso le colonne sonore di “8 e