Comunicato Stampa
Incipit Records ed Egea Distribution presentano
Magot
di Roberta Barbino
Ottobre 2011
VINCITRICE DELLA VII EDIZIONE DI MUSICA CONTROCORRENTE 2011
Attraverso la musica e le canzoni, ci si puo’ rivolgere a chiunque, a prescindere dal fatto che sia una persona, un animale, un oggetto, che sia un amico o un estraneo, che sia vivo o, magari, non sia mai esistito.
Se e’ vero che si puo’ dare forma e suono ai colori di ogni giorno, Roberta Barabino lo fa attraverso la sua musica con uno stile personalissimo, facendoci elevare lo sguardo verso orizzonti a volte dimenticati o custoditi nei nostri cassetti piu’ segreti. La musica di questo disco, infatti, contiene sia sonorita’ mediterranee che toccano corde a noi familiari, sia un profumo di Nord, di ampio respiro e pensiero.
Viandanti, personaggi reali o di fantasia, oggetti e attimi sfuggenti, sono tutti legati a un filo sottile che li unisce e li disegna in una tela che Roberta riesce a tessere con intensa sensibilita’ e incanto.
Per incidere Magot, il suo primo album, Roberta Barabino si e’ circondata dei suoi piu’ fedeli compagni di viaggio, incontrati per un felice destino lungo il suo cammino artistico. Centro di gravita’ di questa produzione artistica e’ Genova, citta’ culla e tesoro della nostra migliore canzone d’autore.
Spicca una nome, quello di Bob Quadrelli, cantautore e poeta genovese (vincitore del Premio Tenco del 1997 con i Sensasciou), tra i primi ad aver spinto e incoraggiato Magot nella scelta di pubblicare queste sue canzoni. Raffaele Redaudengo, violista del Gnu Quartet, ha curato invece la produzione artistica, portando nel progetto anche altri componenti del noto quartetto: Roberto Izzo (violino) e Stefano Cabrera (violoncello); a completare l’organico c’e’ il pianista Tristan Martinelli, il chitarrista Claudio Borghi e molti altri ancora. Tra i collaboratori, spicca il nome del sassofonista Antonio Marangolo, noto per la sua collaborazione con Guccini ma anche Conte, Capossela, Endrigo, Makeba, etc.
Un cammeo e’ rappresentato sicuramente dall’artista contemporaneo Giovanni Rizzoli, sua infatti la cover dell’album (Silhouette – collezione di Federico Piccari).
Nel disco sono presenti anche suoni quotidiani, di oggetti o persone, che Roberta ha immortalato nell’atto compositivo. Qualche traccia – racconta la cantautrice genovese – l’ho registrata in casa e poi portavo i file in studio, per esempio i miei cori e i passi, le percussioni fatte con oggetti di casa, il temporale, il mio cane, i campanellini, i rumori di strada e il glockenspiele. Mi piaceva che, oltre al silenzio dello studio, in qualche pezzo si sentissero i rumori quotidiani, quelli veri che per esempio sento in casa mia e all’interno dei quali le canzoni nascono veramente.
La scelta del titolo viene da un soprannome francese con cui il padre, a cui questo disco e’ dedicato, era solito chiamarla. Magot vuol dire infatti “bertuccia” ma anche “tesoro”.
Magot rappresenta sicuramente una disco d’ispirazione, un suono leggero ma sapiente a cui e’ difficile rimanere indifferenti.
TRACK LIST
Una Mezzaluna
Buongiorno a te
Febbraio
Notte blu
Madame Cecile
Sul tetto in cima al mondo
Dieci Mondi
Angeli metallo pesante
Tutta l’aria che vorrei