Canzone italiana e bel canto hanno
ancora senso al giorno d’oggi? Nicola negli ultimi dieci anni ha vissuto tra
Londra, Palma de Maiorca, Philadelphia, Parigi ed e’ tornato in Italia per dirci
che si’, ancora oggi e’ bello suonare italiani, meravigliosamente melodici e
pieni di vita, nonostante tutto.
“Finche’ fiato
avro'” e’
una canzone sulla voglia di cambiamento, quella voglia che fa abbandonare il
certo per l’incerto per riscoprire se’ stessi. Bisogna “lasciarsi
andare” per vedere cosa c’e’ al di la’ delle quattro mura in cui segreghiamo
la nostra mente, senza pregiudizi, senza paure. Seguire di piu’ il proprio
istinto, essere sprovveduti il giusto e godere il bello del mondo in cui
viviamo. Fino alla fine. Un inno alla vita!
Il
suo disco d’esordio “Mi chiamo Battisti”
in uscita a fine anno per Cabezon Records, si ispira al suono degli anni ’50 –
’60, ai mitici Paul Anka, Neil Sedaka, The Platters e le undici canzoni che lo
compongono non sono altro che la riproduzione musicale di un’esistenza intensa,
talvolta segnata dal dolore ma sempre caratterizzata da una grande gioia di
vivere. Nella realizzazione dell’album hanno collaborato, sotto il profilo
compositivo, il cantautore John Mario e sotto quello della produzione i
musicisti Carlo e Andrea Poddighe: il risultato finale e’ un pop per nulla
scontato che, pur mantenendo le proprie radici nella tradizione, anche grazie
al grande carisma interpretativo dell’autore, riesce a stupire ed emozionare
l’ascoltatore.
Nicola Battisti e’ un cantautore veronese classe 1980.
Si avvicina giovanissimo alla musica: a sei anni e’ gia’ nel coro
delle voci bianche dell’Arena di Verona e canta in “Tosca”, “Carmen” e
“Otello”.
Poco piu’ tardi inizia lo studio della chitarra orientandolo negli
anni verso i ritmi caldi della salsa, della rumba e del mambo.
La voglia di esprimersi con la musica, la ricerca di nuove
sensazioni, di nuove idee, nuovi stimoli portano Nicola a compiere un lungo
viaggio: dapprima Londra, poi Parigi, Palma de Maiorca e Philadelphia sono le
citta’ dove vive tra il 2001 e il 2007 incontrando artisti, collaborando,
crescendo artisticamente e umanamente.
Durante i suoi vagabondaggi conosce la poetessa Laura Solomon che
diventera’ sua vera e propria musa ispiratrice, nonche’ moglie e compagna di
palco.
Nel 2008 rientra in Italia per assistere la madre malata.
La successiva perdita della madre trascina Nicola in uno stato di
sofferenza profonda che incrinera’ il rapporto con la moglie. Quando nel 2010
Laura torna negli States, a Nicola non resta che aggrapparsi alla musica
scrivendo decine e decine di canzoni con le quali esorcizzare il dolore.
Nonostante le difficolta’ incontrate, la sua scrittura e’ solare,
energica ed intenta a valorizzare il lato positivo e migliore della vita.
L’album di Nicola Battisti, il suo disco d’esordio (in uscita a
fine anno per Cabezon Records), e’ un concentrato intensissimo di emozioni,
un distillato di vita pura.
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