L’effimero apparire, la forma prima di ogni tipo di sostanza, sempre che alla sostanza serva poi arrivare. Ecco la personale battaglia di Evanicole e dell’amore che cerca in qualche modo di denunciare nel suo lato superficiale della storia. Come dice lei: sarà capitato certamente a tutti di lasciarsi conquistare dalla forma per scoprire poi che non c’era sostanza. Sì… è capitato a tutti. Bellissimo dunque questo singolo che mostra un equilibrio ed una maturità assai convincenti per essere un esordio discografico. La semplicità di tutto questo ricamo non ha necessariamente bisogno di rispettare regole ed etichette. Un brano come questo dal titolo “Almeno come” va ascoltato e basta.

 

Pop italiano di raffinata semplicità. Un equilibrio davvero funzionale. Come l’hai raggiunto?

Una canzone è un compromesso fra tutti i punti di vista dai quali osserviamo le circostanze. Riuscire a guidarli in una direzione unica e trasparente, quindi facilmente fruibile e fluida, è un processo che richiede una grande apertura mentale priva di maschere. Ed avendo dei saldi punti di riferimento ai quali ispirarsi.

Un primo brano per rompere il ghiaccio. A seguire?

Questo mio periodo di scrittura è agli sgoccioli, sto ponderando parecchie possibilità sul da farsi.

Parlaci della produzione: tutta farina del tuo sacco?

Quando ho scritto questo pezzo, l’ho portato in sala prove in una versione basic piano-voce.

Gli Ummo hanno curato la parte strumentale confezionando bene il brano senza stravolgerlo, tenendo conto della leggerezza che ho voluto portare in “Almeno come”.

Nello scenario di oggi in cui vige l’eccentrica rivoluzione digitale, il tuo classicismo con chi dialoga? Che tipo di pubblico cerchi di raggiungere?

Mettendo per un secondo da parte i target, quello che mi aspetto è di raggiungere persone che si ritrovino in ciò che esprimo, che possano veramente sentirsi raccontate da me. In fondo, è tutto ciò che io in primis ho sempre cercato nelle canzoni degli altri.

L’amore torna protagonista… e noi che pensavamo che solo la società e la sua apocalisse momentanea erano l’unica ragione per scrivere una canzone…

L’amore è uno dei mille motivi per cui scrivere una canzone. Nella società odierna niente è più un tabù, ogni cosa è sdoganata ed è limitante pensare che si possa trattare solo di determinati argomenti data la loro rilevanza.

Parafrasando questo titolo: almeno come…? Come cosa…?

“È così bello che tu sappia almeno come raccontarti”: è capitato a tutti di innamorarsi dell’involucro ancor prima di scoprire che dentro di esso risieda il vuoto. Esistono persone che sanno vendersi così bene che non hanno bisogno di sostanza, hanno lavorato in maniera perfetta sulla forma e gli basta questo per prendere ciò che desiderano.