ED E’ SUBITO GLEDA! – Incontro con Stefano Bollani protagonista del Pomigliano Jazz Festival 2011


Qual e’ il ruolo del trio all’interno del tuo universo musicale?


All’inizio ha avuto un ruolo scomodo perche’ non volevo confrontarmi con tutti i grandi trii del passato, da Bill Evans a Ahmad Jamal, passando per Chick Corea, Herbie Hancock, Keith Jarret o anche Brad Mehldau; invece in un secondo momento prima con Ares Tavolazzi e Walter Paoli e poi ora con Jesper Bodilsen e Morten Lund il trio e’ diventata una formazione che mi da tanto; mi apre il cuore e la testa.
Soprattutto con Jesper e Morten ho la possibilita’ di fare quello che mi viene in mente; ho al mio fianco due grandissimi musicisti che mi seguono, che sono nella mia stessa direzione e che soprattutto a loro volta propongono e quindi anche io posso seguirli.


Come definiresti il rapporto che hai instaurato con J. Bodilsen e M. Lund dopo ormai quasi dieci anni di conoscenza?


Un rapporto sicuramente pieno di gioia, basato sulla facilita’ di stare insieme e soprattutto di suonare insieme. Dopo aver preparato gli arrangiamenti di “Gleda” (album pubblicato dal trio nel 2005) e dopo le prime volte in cui abbiamo immaginato cosa interpretare, ecco da li’ in poi abbiamo suonato sempre qualsiasi cosa in maniera molto veloce e spontanea. E’ molto facile a questo punto capirsi al volo, il che nel jazz non e’ raro, perche’ i jazzisti sono abituati a collaborare con qualsiasi persona parli anche una lingua diversissima, in questo caso pero’ si e’ creato qualcosa di veramente particolare.
Per me non e’ possibile avere un gruppo che duri cosi’ tanto senza l’esistenza di un rapporto umano. E questo vale per il trio, per il gruppo dei I Visionari, per il duo con Enrico Rava; vale per tutto quello che faccio da anni. Insomma tutto dipende prima ancora che dalla musica da un rapporto umano.



Nell’ultimo lavoro del trio, “Stone in the Water” pubblicato dalla ECM, la scelta di inserire la composizione di Francis Poulenc – “Improvisation 13 en la mineur”, puo’ essere considerata un ideale collegamento con il tuo precedente lavoro per l’etichetta tedesca “Piano solo” dove dedicavi un brano a Prokofiev?


La scelta del brano di Poulenc e’ stata un puro caso: non l’avevamo mai eseguito insieme; in realta’ io l’avevo gia’ registrato in piano solo. Siamo entrati in studio ed ho proposto di inciderlo: l’idea e’ piaciuta tanto a tutti compreso Manfred (Manfred Eicher, deus ex machina della ECM). In realta’ pero’ la scelta e’ arrivata sul momento e un po’ in maniera casuale.


Ci sono altri due brani nel disco, uno di Antonio Carlos Jobim e l’altro di Caetano Veloso, che potrebbero essere associati al mio precedente lavoro “Carioca”.



Hai in cantiere progetti discografici futuri con il “trio danese”?


Non c’e’ ancora nulla di certo; vorremo registrare un altro disco con la ECM, una cosa un pò particolare, dove vorrei tornare a comporre, per cui dobbiamo lavorarci con calma e quindi credo che cominceremo a registrare l’anno prossimo.


Il progetto piu’ concreto e’ che saremo in tv insieme, all’interno di questo nuovo programma dedicato alla musica che si chiamera’ “Sostiene Bollani”, in onda su Raitre, in seconda serata, dal prossimo 18 settembre. Jesper e Morten saranno la house band del programma; accompagneranno tutti gli ospiti che inviteremo. Sara’ una cosa molto divertente…



Il pubblico cosa deve aspettarsi dal concerto di questa sera, che chiudera’ l’edizione 2011 del Pomigliano Jazz Festival?


Noi non prepariamo mai la scaletta in anticipo, quindi il pubblico deve sedersi e mettersi l’animo in pace. Sicuramente ascoltera’ materiale nuovo, mie composizioni ma anche composizioni di Jesper Bodilsen.



Che ricordi hai del Festival di Pomigliano d’Arco arrivato oramai alla sua XVI edizione?
Il ricordo piu’ immediato risale a dieci, forse dodici anni fa: un’esibizione sempre in trio, con Enzo Pietropaoli al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria, ed io con un pianoforte bianco.



A fine settembre uscira’ sempre per l’etichetta discografica ECM, “Orvieto”, un live in duo con Chick Corea


“Orvieto” contiene un insieme di brani tratti dai concerti live tenuti da me e da Chick durante la scorsa edizione dell’Umbria Jazz Winter ad Orvieto. Potrebbe essere considerato quasi un doppio album per la durata dei brani.


Ascolto Chick Corea sin da quando avevo undici anni; ho sempre preso spunto dal suo stile, dal suo fraseggio e dal suo incredibile ritmo.




domenica 11 settembre


Pomigliano d’Arco, Parco Pubblico


ingresso gratuito


STEFANO BOLLANI DANISH TRIO


Stefano Bollani – piano


Jesper Bodilsen – contrabbasso


Morten Lund – batteria