CHRIS SPEED TRIO | Respect for Your Thoughness

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Chris Speed trio
Respect for Your Thoughness
Intakt records CD 336
2019

Rodaggio più che quinquennale di una formazione in trio motivata e solida, e dichiaratamente improntata dalla fascinazione e dai segni della scuola tradizionale: il titolare Chris Speed, tenorista e clarinettista da Seattle, si è speso nell’arco di oltre un ventennio sulla scena newyorkese nelle falangi di forti nomi quali Tim Berne, Uri Caine, Dave Douglas, Jim Black etc., attivamente contribuendo alla fisionomia di band associative nel ruolo di co-leader (Human Feel e Pachora tra le varie), dispensando inoltre, all’incirca lungo la stessa scansione temporale, una personale attività fissata da una centellinata discografia che sfiora adesso il  decimo appuntamento, qui con la formula-trio inaugurata da Really OK (del 2013) e l’appena anteriore Platinum on Tap (2017), e di cui si ripropone invariata la succinta line-up.

Così spalleggiato dal concreto batterista Dave King, già determinante nel soundscape dei miliari Bad Plus, in sinergia con Chris Tordini, instancabile mantice a corde basse e altra richiesta personalità, entrambi affrancatasi, come molti validi confratelli, dalla zona grigia di mestieranti e side-men, il Nostro allestisce nuovamente un programma che procede con tratto originale in ossequio a moderne (e non solo contemporanee) evoluzioni delle traiettorie del laboratorio bop;  per quanto attiene l’approccio solistico, identificabili se non dichiarate le ascendenze, tra Lester Young e Sonny Rollins, padri putativi e non poco direttivi dell’operato del leader, che su questi modelli sembra aver conformato la propria fraseologia ponderata e old-fashioned (in realtà alquanto più ricca e stratificata nei richiami e nel background, stando ai riferimenti, relativamente eterogenei, che citano in causa anche Sun Ra, Joe Henderson ed il patriarcale Charlie “Bird” Parker tra gli altri).

Caldo ed accessibile, il filante continuum della sequenza di Respect for your Thoughness non è soltanto un’area di ristoro rispetto agli operati avant-garde delle altre, parallele esperienze (certamente non rinnegate quanto invece formative) quanto una successione di segni auto-affermativi nella rivalutazione del pabulum storico. L’angolosa quanto plastica costruttività della sezione ritmica si pone interattivamente al servizio di una musicalità sfrondata da artifici, in cui suonano dominanti calore ed immediatezza comunicativa, in buona parte ascrivibili all’investimento tattico del leader, mai davvero in esuberanza di mezzi e soluzioni, solista e manierato revisore che sembra aver privilegiato tra gli elementi di base la caratura espressiva.

 

 

Musicisti:

Chris Speed, sax tenore
Chris Tordini, contrabbasso
Dave King, batteria

Brani:

01. Can This Be Love? 05:50
02. Attention Flaws 03:29
03. Helicopter Lineman 05:11
04. Faint Tune 03:17
05. Respect for Your Toughness 04:23
06. Taborn To Run 02:45
07. Strobe Dots 03:35
08. Casa Adela 04:39
09. Yard Moon 02:55
10. Transporter 05:15

Link:

Chris Speed

Intakt Records

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