Sovente, intraprendere percorsi artistici (e stilistici) iconoclastici e spregiudicati, financo malagevoli, comporta altissimi rischi, soprattutto se si considera l’ascoltatore (medio) come stella polare. “Due”, la nuova fatica discografica concepita dalla lavica meninge dell’ardimentoso contrabbassista/compositore Amedeo Verniani, è orientata verso una direzione che inneggia manifestamente e scientemente all’anticonformismo musicale, affrancandosi del tutto dal concetto di “musica di facile ascolto”. Emanuele Parrini (violino), Tony Cattano (trombone), Joseph Nowell (pianoforte) e Pierluigi Foschi (batteria) coadiuvano Verniani in questo interessante progetto, disco in cui figurano sette brani originali partoriti dall’illuminante creatività compositiva di Amedeo Verniani, ad esclusione di Viaggio (Emanuele Parrini). Il climax di Gregor Samsa è ipnotico, dalle riscaldanti venature esotiche. L’incedere di Nowell è altamente tensivo, pervasivo, mentre l’elocuzione di Verniani è icastica. In Viaggio il quintetto architetta paesaggi sonori surreali, cosmici, di chiara matrice free, frutto del singolare incastro dei cinque strumenti. Il dono del disegno è un brano avvolto in un mood onirico, in cui Parrini, Cattano, Nowell, Verniani e Foschi costruiscono dialoghi criptici, magnetici, che lasciano letteralmente con il fiato sospeso. “Due” è un album intriso di tensione armonica, estrosità e libertà improvvisativa, dove le atmosfere sono addirittura inquietanti in alcuni frangenti, filmiche in certi momenti. Un disco denso di suspense dalla prima all’ultima traccia, nel quale nulla è pedissequo e tutto è ferace.
Genere: Avant Jazz / Contemporary Jazz
Musicisti:
Emanuele Parrini, violin
Tony Cattano, trombone
Joseph Nowell, piano
Amedeo Verniani, double bass
Pierluigi Foschi, drums
Brani:
01. Il giorno del mio compleanno
02. Gregor Samsa
03. Autoritratto parte 1: per Egon Schiele
04. Autoritratto parte 2: per Egon Schiele
05. Lilička!
06. Viaggio
07. Il dono del disegno
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