ALEXANDERPLATZ JAZZ CLUB di Roma – programmazione dal 18 al 31 ottobre

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Sabato 18 ottobre
OMAGGIO A TONY SCOTT

Francesca Sortino: voce
Riccardo Biseo: pianoforte
Massimo Moriconi: contrabbasso
Pierpaolo Bisogno: vibrafono, percussioni
Amedeo Ariano: batteria


Omaggio al grande clarinettista italo americano Tony Scott. Fu amico intimo e consigliere musicale di Billie Holiday, compagno di scorribande musicali di Charlie Parker, rivale di Buddy De Franco quale clarinettista bebop, a lui si deve il notissimo Day-O (Banana Boat Song) di Harry Belafonte. Una grande serata per ricordare uno degli ultimi esponenti della grande tradizione del jazz moderno, che dagli anni ’70 viveva in Italia: Tony Scott (all’anagrafe: Anthony Sciacca), uno dei maestri del clarinetto ed un artista estroso, dal grandissimo feeling e dalla vita avventurosa, scomparso ad 86 anni.



Domenica 19 ottobre
FONDERIA DELLE ARTI JAZZ WORKSHOP

Serena Scocca: voce
Francesco Frisari: piano
Francesco Pafundi: sax
Carmine Iuvone: contrabbasso
Federico Leo: batteria


Lunedì 20 ottobre
MARCELLO ROSA “JAZZ A LA CARTE”

Marcello Rosa: trombone
Paolo Tombolesi: piano
Francesco Puglisi: contrabbasso
Alessandro Marzi: batteria


Un progetto sperimentale mai tentato prima d’ora. Verrà distribuito al pubblico un “jazz menù”in cui sono elencati sia brani originali composti da Marcello Rosa sia brani classici. Sarete voi stessi i responsabili del programma musicale della serata scegliendo direttamente il repertorio che preferite. Un modo sicuramente originale di interagire con i musicisti e di vivere la musica.


Martedì 21-mercoledì 22-giovedì 23 ottobre
TRIO DI SALERNO

Sandro Deidda: sax
Aldo Vigorito: contrabbasso
Guglielmo Guglielmi: piano


Trio composto dal pianista, compositore e arrangiatore Guglielmo Guglielmi, dal contrabbassista Aldo Vigorito e dal sassofonista Sandro Deidda. Il progetto, che allinea tre veterani della New Orleans italiana, Salerno, consiste in un inusuale trio sax, pianoforte e contrabbasso e presenta un repertorio di temi originali a standard arrangiati, con qualche omaggio alla musica da film degli anni Settanta. Particolarmente curato è l’interplay tra i musicisti, che si alternano nell’interpretazione dei temi e nell’accompagnamento. I tre componenti, presentano le proprie composizioni con un sound misurato ed elegante, realizzando una sintesi matura di stili e generi diversi.


Venerdì 24 ottobre
CANTEMIMI’- VIAGGIO D’AMORE

Antonella De Grossi: voce
Maurizio Lazzaro: chitarra, oud
Sergio Quarta: percussioni
Pierpaolo Ranieri: contrabbasso


I quattro musicisti, da anni influenti a tutto campo nel panorama musicale italiano, scelgono di realizzare un vero e proprio viaggio a ritroso – un viaggio d ‘Amore – nel vasto repertorio della grande artista calabrese, ripercorrendo le diverse fasi dell’ interprete con brani che appartengono alla più eletta memoria musicale, come ” Almeno tu nell’ Universo” o “Padre davvero” ma anche quelli meno  famosi ma sempre intensi come ” Credo” o “Stelle”, dagli esordi sino agl’ ultimi anni di carriera. Il tutto con arrangiamenti nuovi che emergono da un paesaggio musicale dalle sonorità e dagli aromi intensamente mediterranei, in un mix di lirismo raffinato e ritmo incalzante. CanteMimì è un progetto di calda emozionalità a più strati. Così la voce di Antonella De Grossi s’ invola in una musicalità dagli accenti ancestrali e commoventi che richiama allo splendido mare che bagna la terra natia di Mia Martini. Sia nella vocalità che negli arrangiamenti CanteMimì non mira a sovrapporsi al ricordo dell’ artista, bensì a raccontare la sua storia, a far rivivere le canzoni e di tanto in tanto a carezzarla.


Sabato 25 ottobre
LATIN CONNECTION

Claudio De Angelis: pianoforte
Carlo Zaratti: contrabbasso
Davide  Grottelli: sax, flauto
Massimo Guerra: tromba
Giovanni Mazzeo: congas
David Pettirossi: batteria
Filippo La Porta: bongo, campana


Quando Charlie Parker e Dizzie Gillespie scoprirono l’incanto dei ritmi cubani nacque un nuovo  genere musicale, che si poteva ascoltare e ballare: il “latin jazz”. Il settetto Latin Connection propone  con rigore e attraverso uno stile personale  brani “classici” di questo genere. La band è composta da musicisti che da molti anni operano  in quella zona di confine tra jazz ed “etnico” che rappresenta una delle frontiere più interessanti  della ricerca musicale. A partire da Sabato 25 ottobre e poi a scadenza quindicinale  l’Alexanderplatz  ripropone   il clima  creativo degli anni 40-50 del Palladium di New York  attraverso uno spazio nuovo  per incontri e  sessions  dagli esiti imprevedibili. Il gruppo Latin Connection, diretto da Filippo La Porta e Giovanni Mazzeo,  ospiterà volta a volta musicisti illustri interpretando classici del latin jazz e brani ispirati a quel periodo musicale.



Domenica 26 ottobre
ANTONELLA VITALE  presenta DISCO” RAINDROPS”

Antonella Vitale:voce
Andrea Beneventano:pianoforte
Francesco Puglisi: contrabbasso
Alessandro Marzi: batteria


Raindrops”  è il nuovo disco che Antonella Vitale, jazz singer, ma anche sensibile autrice e musicista presenterà all’Alexanderplatz. Insieme ad una serie di valentissimi musicisti del panorama jazzistico italiano, quali Andrea Beneventano al pianoforte, Francesco Puglisi al contrabbasso e Alessandro Marzi alla batteria. Propone una nuova ed assolutamente originale rilettura di alcune delle più note canzoni di Burt Bacharach. Da “Walk on by” a “What the world needs now”, da “The look of love” a “I’ll never fall in love again”, da “Raindrops keep faling on my head” a… molte altre!


Lunedì 27 ottobre
JUJU QUARTET
 
Lorenzo Colombini : pianoforte
Marco Bonini: chitarra
Riccardo Gola: contrabbasso
Emiliano Caroselli:  batteria
 
Il juju quartet nasce nella primavera del 2003 dall’incontro di quattro giovani musicisti . Il nome è in parte ispirato ad un album di Wayne Shorter del 1964 , intitolato appunto ” JUJU”  che è una parola di origine africana con molti significati . Tra i tanti , ” juju” è usato per connotare un oggetto con particolari caratteristiche magiche .  Il quartetto si  ispira a Shorter anche per quanto riguarda lo stile compositivo ed esecutivo : uno stile che utilizza l’hard bop come punto di partenza per una continua  ricerca di equilibrio tra originalità e tradizione sempre all’interno del linguaggio jazzistico.Per questo motivo il quartetto propone dal vivo un repertorio quasi esclusivamente originale, con brani composti da tutti i membri del gruppo : composizioni che si ispirano alla musica di Shorter e all’hard bop degli anni Sessanta, ma sono fortemente influenzati anche dalle tendenze contemporanee e da musicisti come Branford Marsalis, Kurt Rosenwinkel, Mark Turner, Dave Holland.
 
Martedì 28 ottobre
HOT CLUB D’ITALY SWING VIOLIN QUARTET

Rick Pellegrino: violino
Riccardo Biseo: piano
Giorgio Rosciglione: contrabbasso
Gegè Munari: batteria


Riccardo “Rick” Pellegrino è un violinista poliedrico che da sempre spazia in tutti i generi musicali, dal “classico” al “jazz”, dal “country” al “gipsy”.  Si esibisce nei più importanti jazz club – collaborando con musicisti della levatura di Stèphane Grappelli, Joe Venuti, Keny Clark, Eddie Calvert, Ray Charles e tanti altri. Dopo molti anni di esperienze di alto livello, maturate in tutti i generi musicali affrontati, egli è oggi in grado di offrire spettacoli e serate di vera “attrazione” suonando il suo violino a cinque corde e accompagnandosi da solo. L’idea di costruire un violino a cinque corde, è nata con la necessità di ampliare l’estensione dello strumento verso il basso. L’aggiunta di una quinta corda (DO), che nel contrabbasso ad esempio è molto comune, non trova precedenti realizzati per il violino. L’utilizzo di questo peculiare strumento è un’altra delle caratteristiche di unicità che contraddistinguono Rick Pellegrino, il quale trova in questo violino il complemento ideale per la realizzazione delle sue esclusive ed innovative forme espressive.



Mercoledì 29- Giovedì 30 ottobre
CARLA MARCOTULLI E SANDRO GIBELLINI TRIO

Carla Marcotulli: voce
Sandro Gibellini: chitarra
Francesco Puglisi: contrabbasso
John Arnold: batteria


Carla e Sandro suonano insieme da sempre  , Carla lo ha voluto a fianco nel suo ultimo lavoro” How Can I Get To Mars? ” Le serate all’AlexanderPlatz saranno una rivisitazione di standars e brani originali, con loro suoneranno Francesco Puglisi al contrabbasso e John Arnold alla batteria Sandro Gibellini e’ considerato uno dei migliori chitarristi jazz italiani. Ha suonato (tra gli altri) con: Al Grey, Dave Schnitter, Lew Tabackin, Gerry Mulligan, Jimmy Owens, Lee Konitz, Woody Shaw, Jimmy Woodie, Alvin Queen, Kenny Barron, Buster Williams, Ben Riley.Tra gli italiani ha collaborato con: Pietro Tonolo, Luigi Bonafede, Massimo Urbani, Larry Nocella, Ares Tavolazzi, Barbara Casini, Mauro Beggio, Gianni Basso, Paolo Birro, Mauro Negri, Roberto Gatto, Danilo Rea e molti altri. Ha fatto parte per anni della big band della RAI di Milano.Ha suonato nei principali festival italiani ed in Francia, Croazia, Finlandia, Germania, Stati Uniti e Cuba.



Venerdì 31 ottobre
BEN SIDRAN PRESENTA  “THE ESSENTIAL BEN SIDRAN”

Ben Sidran: voce, piano
Gegè Telesforo: voce
Giorgio Rosciglione: contrabbasso
Max Ionata : sax
Gegè Munari: batteria


Il grande BEN SIDRAN presenta all’Alexanderplatz il suo ultimo lavoro discografico “THE ESSENTIAL BEN SIDRAN”, doppio cd che raccoglie alcune delle pagine più significative della carriera artistica e discografica del pianista cantante di Chicago. Il cofanetto contiene due cd con brani prodotti da Sidran per la sua etichetta GO JAZZ fra il 1982 e il 2007: “The Cool Side” con 14 tracce tratte dal suo repertorio jazz ” The Groovy Side” con 12 brani mixati dal sound più funk e R eamp; B. Versatilità, creatività, integrità sono le qualità principali che vengono in mente quando si pensa a Ben Sidran, un uomo con così tanti talenti che è difficile trovare un’unica categoria per poterlo descrivere. Pianista, cantante, autore televisivo, Ben Sidran è conosciuto al grande pubblico come l’ambasciatore del jazz nel mondo. Nella sua lunghissima carriera iniziata con la celeberrima Space Cowboy ha lavorato con musicisti come Charlie Watts, Phil Woods, Joe Henderson, Carole King, I fratelli Brecker, Larry Carlton e Tony Williams. Quando non suona presenta, suggerisce e produce nuovi talenti jazz. Sidran canta con ironia, suona con una forte tensione ritmica, usando a volte la tastiera come uno strumento a percussione. Propone temi divertenti, dinamici attraverso i quali riesce comunque a fare affiorare la sua dimensione intellettuale e la sua bella tecnica pianistica. Al suo  fianco il cantante, percussionista, polistrumentista, producer, ma anche giornalista, conduttore radio-televisivo, entertainer, Gegè Telesforo. Nato artisticamente con con Renzo Arbore, che ne ha scoperto le incredibili doti vocali Telesforo ha saputo, nel corso degli anni, individuare un proprio progetto di ricerca che ha nello scat, ovvero I’improvvisazione con la voce, il nodo centrale. Negli Stati Uniti, grazie al sodalizio con Ben Sidran  ha trovato una seconda patria collaborando con i musicisti più in vista, incidendo i suoi dischi nello studio di registrazione di Prince, e trovando il modo per esportare la sua indiscutibile classe anche in Giappone, dove ha collezionato una serie impressionante di sold out. Insieme a loro grandi professionisti che non hanno bisogno di presentazioni come:  Gegè Munari alla batteria, Giorgio Rosciglione al contrabbasso e Max Ionata al sax.


Alexanderplatz Jazz Club
Via Ostia, 9 – Roma 00199
per informazioni e prenotazioni: 06.39742171
Ingresso Tessera mensile 10 €
apertura ore 20:30 – inizio concerti ore 22:00