Data: 15/06/2017
Città : Napoli - Napoli (Campania)
Michele Sovente è un poeta flegreo che ha lasciato un ricco corpus poetico (nove pubblicazioni più gli inediti) che è oggetto di studio e d’interesse. Uno degli aspetti più stimolanti e innovativi della sua poesia è l’uso del plurilinguismo, impianto formale che spesso adotta per realizzare molte delle sue idee poetiche. Il poeta flegreo può esporre una stessa poesia, in tre gesti poetici diversi, l’italiano (della sua condizione d’intellettuale contemporaneo) il latino (lingua mitopoietica della sua formazione ecclesiale) e il dialetto di Cappella (luogo dell’anima, lingua materna), perché non si tratta della semplice traduzione della medesima poesia in altre lingue, ma di altrettanti travestimenti identitari distinti, tre voci dell’anima chiamate a raccolta per meglio dire e dirsi. Nell’ultimo libro “Superstiti” raggiunge poi una cifra stilistica assolutamente e genialmente sperimentale: l’irruzione di una quarta lingua, il francese, (appreso da bambino dalla madre emigrante) sinergicamente usata con le altre tre nella stessa poesia.
Gli interventi musicali dell’Ensemble Dissonanzen mirano a dare suono, oltre che senso, a queste poesie – senza trascurarne alcune nate solo in italiano – che, liberate dal “carcere della scrittura” per dirla con Zumthor, daranno testimonianza della sua particolarissima phoné.
Programma
ENSEMBLE DISSONANZEN
Enzo Salomone, voce e elettronica
Francesco D’Errico, pianoforte digitale e Sintetizzatore
Ciro Longobardi, tastiera digitale e campioni
Tommaso Rossi, flauti
Superstiti
le lingue di Michele Sovente
Il sale
A Milleno/A Miseno
Parla Agrippina
Rente rente…(da Cabaletta)
C’‘u scuro a viérno se sente
Leggera una farfalla va/Papilio leniter it/ Lèggia na palómma vò
In un vortice d’ombre
Desidero
Vulésse/Cupio/Vorrei
Fuoco fuoco…(da Cabaletta)
I rriggiòle
Abbrucia abbascio
Carbones/Gravune
Sunt in tenebris
Rint”u scuròrio se spaparànzano
Exacte. Lacrimae
Lardo lardo… (da Cabaletta)
Ll’uósemo r’‘u cane nun me fò stò maje fermo
Al centro della storia
L’uomo al naturale
Ottimo investimento i rifiuti
Riti di chiesa
Sto accovacciato sulla soglia di casa
Sotto i piedi un vuoto…