UMBRIA JAZZ 2025 | Samara Joy e Gregory Porter aprono alla grande la settimana del jazz perugino

Lunedì 14 luglio alle ore 17, al Teatro Morlacchi applaudiamo un eccezionale quintetto americano, capitanato dal sopraffino batterista Johnathan Blake, che propone il progetto musicale My Life Matters: l’importanza dei valori familiari si intreccia con l’impegno sociale di battersi contro le ingiustizie.

Brano dopo brano, si delinea una scaletta che vede un repertorio di jazz tradizionale, ma non mancano le contaminazioni con effetti elettronici che rendono etereo e senza tempo il suono del sax e dell’Ewi, strizzando l’occhio alla modernità. In sequenza, i soli di contrabbasso, vibrafono e batteria introducono o caratterizzano in modo unico alcuni dei brani proposti, evidenziando la grande bravura dei musicisti ed il loro affiatamento.

Johnathan Blake Umbria Jazz 2025
Il quintetto di Johnathan Blake a Umbria Jazz 2025

Spettacolare il frontman, il fantasmagorico batterista Johnathan Blake, già apprezzato ad Umbria Jazz in diverse occasioni insieme al pianista Kenny Barron. Grandissimi anche i suoi compagni di palco: Dayna Stephens al sax ed agli Ewi, Fabian Almazan al pianoforte ed alle tastiere, Jalen Baker al vibrafono e Dezron Douglas al contrabbasso e basso elettrico. Blake intervalla i pezzi con aneddoti e notizie mentre la platea perugina, folta ed attenta, non manca di sottolineare il proprio apprezzamento con scroscianti applausi. Un graditissimo bis segna la fine della loro performance, che si conclude con un riconoscente God Bless da parte del band leader.

Camminando sul Corso Vannucci, ci imbattiamo nella marciante pomeridiana dei Funk Off, una presenza classica del festival umbro. Originari di Vicchio, i quindici componenti della band capitanata da Dario Cecchini propongono coinvolgenti brani originali accompagnati da simpatiche coreografie: come non fermarci per applaudire le esecuzioni di Phsydelic Diminished Funk e Waking Up At UJ?!

Il doppio concerto serale dell’Arena Santa Giuliana ci regala le performance di due grandissime voci americane della scena jazz internazionale.

Samara Joy Umbria Jazz 2025
Samara Joy

Apre la serata la talentuosa ed empatica cantante Samara Joy, che alterna brani di Thelonious Monk e Duke Ellington a pezzi del proprio repertorio, come Portrait – che dà il titolo al suo terzo album e suo brano preferito – dedicato a noi che la supportiamo con entusiasmo ogni volta che viene ad esibirsi Perugia. Risale infatti ad UJ21 la sua prima esperienza perugina quando, appena laureatasi, arrivò al festival grazie alla sua collaborazione con il trio del chitarrista Pasquale Grasso.

La Joy ci conquista letteralmente con la magica Ugly Beauty di Monk e con la dolcissima It’s The Little Things That Mean So Much con cui crea una splendida atmosfera in Arena, immediatamente suggellata dal consenso entusiasta del pubblico presente. Left Alone, con testo di Billie Holiday, le permette di giocare abilmente con la sua raffinata e versatile vocalità per un finale veramente eccezionale.

Cambio palco a favore della calda ed avvolgente voce di Gregory Porter che, accompagnato da cinque straordinari musicisti, regala una performance di altissimo livello e dalle tante e variegate emozioni. Magico il sax tenorista Tivon Pennicott, virtuosi Ondrej Pivec all’Hammond e Chip Crawford al piano ed al Rhodes, elegante il tocco di Jahmal Nickols al contrabbasso e di Emanuel Harrold alla batteria.

Gregory Porter Umbria Jazz 2025
Gregory Porter

Il repertorio è imperniato sui classici del jazz, del blues e del soul: brani immortali come Liquid Spirit, il cui ritornello viene cantato più volte all’ unisono con il pubblico.

Umbria Jazz è stato uno dei primi festival a riconoscere l’immenso talento di questo fantastico cantante, invitandolo come resident artist alla ventesima edizione della rassegna invernale ad Orvieto. Con otto nomination e due vittorie ai Grammy Awards al suo attivo, Porter è stato anche protagonista del tributo a Nat King Cole con la Umbria Jazz Orchestra, diretta da Vince Mendoza.

Fantastico il suo interplay con i musicisti presenti sul palco: questi ultimi ben si prestano a partecipare a coinvolgenti giochi musicali e, alternandosi in straordinari assoli, costruiscono al termine della performance una originale e spettacolare progressiva uscita di scena di grande effetto.

continua…