La giornata di mercoledì 16 luglio inizia con brio… i Funk Off vanno “in trasferta” a Pian di Massiano, capolinea del Mini Metró e non possiamo fare a meno di seguirli in questo viaggetto musicale. Tra i brani proposti, Big Dog, un classico del loro repertorio; Shangai Tox, che ci invita a ballare muovendo il braccio a mo’ di gattino cinese e la travolgente Uh Yeah! che ci fa alzare in aria mille braccia a comando!
Alle 15 in Sala Podiani ci attendono l’eccelso trombettista Fabrizio Bosso e l’elegante pianista Julian Oliver Mazzariello, che presentano “Il Cielo É Pieno Di Stelle”, la loro rilettura – in chiave jazz – di alcuni noti brani di Pino Daniele.
I due amici, oltre che colleghi, collaborano artisticamente da molti anni ed hanno diversi lavori al loro attivo: “Tandem”, “Non Smetto Di Cantare” con Fabio Concato, “Tandem live” – inciso ad Orvieto durante Umbria Jazz Winter – ed una collaborazione con Gino Paoli che sfociò nella esibizione insieme ad Assisi, quando UJ organizzò alcuni concerti per sostenere i terremotati Umbri nel 2016. Si snodano i brani ed è subito magia: Napule è, Quando, Je So Pazzo, Anna Verrà, A Me Mi Piace O’ Blues, Se Mi Vuoi…nel bis Bosso suona dalla platea e si siede tra il pubblico, invitandoci ad accompagnare il finale del concerto con il canto: noi prontamente rispondiamo intonando ‘E sale e sale e salirà…”. Una sola parola: eccezionali!
Alle 17 al Teatro Morlacchi assistiamo ad un concerto che, almeno per quel che ci riguarda, è unico nel suo genere…cinque brani suonati per circa un’ora e mezza di svolgimento!
L’Immanuel Wilkins Quartet ci travolge letteralmente con le sue note, eseguendo brani lunghissimi e collegati l’uno con l’altro, senza un attimo di respiro. Il loro primo lavoro, “Omega”, prorompente e riflessivo, fu apprezzato dalla critica musicale come il più importante debutto discografico jazz degli ultimi anni.
Il virtuoso Wilkins al sax alto, Micah Thomas dal delicato tocco pianistico, Ryoma Takenaga al contrabbasso ed il ciclonico batterista Kweku Sumbry ci inondano letteralmente con le loro note, proponendo, tra le altre, Waiting. Chiusura più soft con la ballad After Life.
La serata rock dell’Arena Santa Giuliana si apre alle 21 con il concerto del chitarrista Lee Ritentour, fondatore dei Fourplay, progetto in cui è riuscito brillantemente a fondere jazz, fusion, ritmi brasiliani e rock.
Con un Grammy e diciannove nomination al suo attivo, ci regala tutta la sua arte e la sua potenza, proponendo, tra gli altri, brani tratti dal suo ultimo lavoro, “Brasil”. Bravo!
Cambio palco per gli altrettanto energici e spaziali SatchVai Band, che è il nome del sodalizio artistico dei due chitarristi Steve Vai e Joe Satriani. Quest’ ultimo, di origini italiane, scherza abbozzando una simpatica presentazione in italiano… Buonasera, sono Giuseppe Satriani!
La loro pluriennale e vincente collaborazione sfocia in un concerto esplosivo, colorato anche negli effetti speciali e luminosi che si irradiano dal palco: sono felici di suonare insieme e lo dimostrano, con affiatamento e complicità: la platea si scatena letteralmente fino ad una standing ovation finale sottopalco, che li invita ad eseguire un doppio gradito bis.
Il finale di giornata richiede una musica rilassante ed avvolgente e i The New Orleans Mystics che si esibiscono ai Giardini Carducci fanno proprio al nostro caso.
In sgargianti completi gialli, i quattro componenti della band ci accarezzano con le loro differenti vocalità, proponendo brani della tradizione soul, disco, R&B, Jazz e Motown, personalizzandoli in maniera caratteristica e peculiare.







