Tra suoni latini, ispirazioni gitane e un ritornello che resta addosso, “Suena” è il debutto col sorriso di Timo, cantautore salentino che racconta emozioni e sogni con leggerezza e profondità. Un brano che è anche dichiarazione d’intenti: far ballare l’anima, sempre, senza compromessi.
Com’è nata l’idea di “Suena”? Ricordi il momento esatto in cui è sbocciato il ritornello?
Ricordo bene che ero in macchina ed ascoltavo una playlist dei Buena Vista Social Club e Suena è nata prima dal ritornello e poi è nato tutto il resto.
Nel brano unisci l’anima, l’amore e il cuore: perché proprio questi tre elementi?
Perché credo che debbano essere i tre elementi che dovrebbero veramente muovere il mondo e soprattutto sono i tre elementi che fanno, secondo me, nascere una canzone.

La canzone ha un ritmo trascinante. Quanto è importante per te che la musica faccia muovere anche fisicamente le persone?
Credo sia molto importante sentire la musica nel corpo, ecco anche a cosa si riferisce il titolo stesso ed il ritornello “Suena”.
Cosa ti ha spinto a uscire allo scoperto dopo anni di musica vissuta in punta di piedi?
Credo di essermi sentito ad un certo punto pronto, dopo tanto studio e lavoro su me stesso mi sentivo finalmente sicuro di esprimermi.
Il brano è stato definito un “Tango Tricolore”. Ti ritrovi in questa definizione?
Sicuramente tricolore perché nel brano cito non solo la musica italiana con i nomi di due grandi artisti ma anche alcuni dei vizi e dei tabù tipicamente italiani, il tutto accompagnato da una musicalità tipicamente, invece, Latina.
Che messaggio speri possa arrivare alle persone attraverso “Suena”?
Io spero che possa arrivare un messaggio di apertura, accoglienza, di libertà e soprattutto di unione dato il periodo storico che stiamo vivendo.









