Dopo oltre quarant’anni di carriera, Donatella Rettore conferma ancora una volta la sua capacità di reinventarsi senza perdere coerenza. Con Antidiva, singolo manifesto, e l’album Antidiva Putiferio, l’iconica artista veneta si riaffaccia sulla scena musicale italiana con una proposta potente, originale e attuale, fedele allo spirito ribelle che l’ha resa una delle voci più fuori dagli schemi della musica italiana.
Un disco che attraversa il tempo con energia, ironia e stile, fondendo disco, elettronica, pop ed echi seventies in un suono che guarda al futuro senza rinunciare alla propria identità. Dodici tracce che oscillano tra provocazione e consapevolezza, tra groove danzanti e liriche pungenti, attraversate da una vena di critica sociale che non cede mai al lamento, ma si esprime con vitalità e leggerezza.
“Non faccio foto, non posto, non taggo” canta Rettore nel brano Antidiva, mettendo a nudo con disinvoltura il lato effimero dell’era digitale, in cui l’apparenza prende spesso il posto dell’essenza. Un grido d’autenticità in un’epoca dominata da filtri e omologazione, che si traduce in una musica esplosiva e viscerale.
In questo nuovo progetto discografico, Rettore non è sola: Antidiva Putiferio ospita una serie di collaborazioni con artisti emergenti e trasversali come Beatrice Quinta, Ditonellapiaga, Tancredi, BigMama e Marta Tenaglia. Un dialogo tra generazioni, voci e sensibilità diverse che arricchisce il disco di nuove sfumature, mantenendo però ben salda la centralità dell’“antidiva” per eccellenza.
Con Antidiva Putiferio, Donatella Rettore non solo ribadisce il suo ruolo nella storia della musica italiana, ma si conferma figura chiave anche nel presente: un’artista che non rincorre le mode, ma che continua a generare spazi di libertà espressiva e di pensiero critico.