Il cantautore Conte Biagio ha presentato al pubblico del Rock Bar di Casalvelino (SA) il 14 giugno alcuni brani del suo ultimo album Piano Bar. Il brano Piano Bar, “è un po’ la colonna sonora della mia vita e di chi, come me, ha una passione sconfinata per la musica, ma deve comunque fare i conti con la realtà con quello che succede quando si staccano le cuffiette. L’ho scritta mentre guidavo in autostrada per recarmi al lavoro.”
L’artista “salernitano”, mi piace sottolinearlo, anche se vive a Milano, sa bene come miscelare i colori mediterranei con le brume milanesi e come muoversi dentro la canzone d’autore usando un linguaggio “leggero”, non banale, che arriva diritto al cuore.
La sua esibizione live è stata una piacevole scoperta, per la essenzialità della musica e la bellezza dei testi, ed ha coinvolto il pubblico presente.
Guarda il video del brano Piano Bar
Al termine del concerto Biagio Conte ha risposto ad alcune domande:
E’ possibile ancora fare “piano bar” nella musica di oggi, ascoltando le parole delle canzoni, oppure dobbiamo rassegnarci al Trap, Rap, House, … ?
Credo proprio di si. Molti cantautori in questo periodo si stanno facendo spazio raggiungendo un pubblico sempre più ampio. Le canzoni belle e con qualcosa da dire alla fine rimangono. Vedere sul podio di Sanremo Brunori e Lucio Corsi è stato un bellissimo segnale; è gente che da più di dieci anni gira in lungo e largo l’Italia in furgone.
In alcuni dei brani del tuo album mi sembra di ascoltare le voci di alcuni cantautori italiani (Baccini, Battisti, Rino Gaetano, De Gregori…). E’ possibile? Se no, quali pensi siano gli artisti che ti hanno maggiormente influenzato?
Tranne Baccini che conosco poco sono tutti e tre dei miei grandi riferimenti. Aggiungo Lucio Dalla, i Baustelle, I Cani e poi come sonorità mi piace l’elettro Pop Francese e il funky di Bruno Mars anche se poi non tutto quello che ascolto e che mi piace finisce nei miei dischi.
Il video del brano che hai pubblicato “Occhiali a specchio“ è stata una bella sfida riuscita, un messaggio contro un certo cattivo uso della tecnologia. Può esistere secondo te una buona tecnologia per la musica?
Si assolutamente. La tecnologia nella musica consente di produrre in autonomia e raggiungere alti livelli anche in cameretta o di spostarsi facilmente. Quando scrivo cerco di avere meno mezzi tecnologici possibili per non perdermi ma in alcuni casi mi sono lasciato ispirare.
L’album che hai presentato, Piano Bar, contiene la sintesi del tuo percorso artistico ad oggi, hai dei progetti a cui stai lavorando?
Si sto lavorando ad un nuovo album che in qualche modo darà continuità a Piano Bar. Anche se spero di riuscire a fare un altro piccolo passo avanti. Spero entro fine anno di pubblicare un nuovo singolo.