Dietro sonorità intense e testi profondi, i Dlemma costruiscono un dialogo emotivo con chi lotta contro l’isolamento. “Forget Me Not” è un EP che non cerca facili consolazioni, ma tende la mano a chi si riconosce nelle sue ferite. Un debutto che punta dritto al cuore.
Un caro saluto a voi, ragazzi. “Forget Me Not” vuole fare breccia nel cuore del pubblico? Qual è il suo obiettivo?
Speriamo veramente tanto di riuscire a fare breccia nel cuore del pubblico, anche perché “Forget Me Not” per noi è molto importante in quanto chiude il nostro primo EP, è quindi il nostro primo ‘traguardo’ musicale. Il nostro obiettivo è quello di trasmettere ogni sfumatura dei tanti sentimenti che hanno caratterizzato questa produzione: l’amore la rabbia e il desiderio di non rimanere incastrati in un mondo che non sentiamo nostro.
Siamo molto legati a questo lavoro anche perché ogni canzone porta con se temi molto delicati, come la violenza sulle donne, l’alienazione e la non accettazione.
Credete che la vostra musica possa essere un’àncora di salvezza, un modo per far capire agli ascoltatori di “non essere soli”?
Grazie per la fiducia ma onestamente non sappiamo se possiamo considerarci un’ancora di salvezza, non ti nascondo che ci piacerebbe molto essere d’aiuto e ci lusingherebbe molto capire di esserlo ma non so se sia già così.
Sicuramente nei temi delle nostre canzoni, partendo da ‘Alien”, in cui il disagio è parte centrale, o nel testo di Stuck, dove invece raccontiamo dell’isolamento e della solitudine, ci auguriamo che le persone possano ritrovare un po’ di forza per poter contrastare quel malessere e quel disagio che ognuno di noi prova.
Cosa state provando con le esibizioni dal vivo?
Il live rimane l’esperienza più bella, suonare dal vivo ci arricchisce e ci rendere felicissimi, inoltre quest’anno ci stiamo confrontando con esperienze e palchi molto diversi da quelli dello scorso anno. Ad esempio Il 24 maggio scorso, grazie alla fantastica opportunità che ci ha fornito Manuel Agnelli, abbiamo suonato al Festival dell’Economia di Trento, inoltre il 5 luglio calcheremo il palco dell’Auditorium qui a Roma e apriremo al concerto degli Afterhours!
Che valore ha la musica all’interno della vostra vita?
La musica ci assorbe completamente e rimane il nostro modo migliore per comunicare ed esprimerci. Siamo tutti e 4 d’accordo nel dirti che la sua potenza, la sua carica e al contempo la sua dolcezza ci consente di trasmettere all’esterno tutte quelle emozioni che a volte in parole non riusciamo a dire.