MACEO PARKER BAND AL MAXILIVE DI COSTABISSARA per VENETO JAZZ WINTER

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L’ultima creazione al servizio del sound mondiale, l’Auditorium Maxilive di Costabissara (Vicenza), splendida struttura supermoderna che non tralascia l’eleganza mediata da uno stile giovane e aggressivo, il 18 aprile 2009 ha ospitato la piccola diligentissima orchestra di Maceo Parker. Un evento in tutti i sensi considerando la rilevanza mondiale del bandleader e del suo funky, “discepolo” nel 1964 di James Brown, e poi compagno di viaggio di George Clinton, Ray Charles, Ani Di Franco, James Taylor, De La Soul, Red Hot Chilli Peppers, Funkadelic and Parliament, fino alla realizzazione del suo sogno: lavorare con la WDR Big Band, vincitrice del Grammy Award. Ma tanti altri sogni ha realizzato Parker, attraverso progetti che ne hanno segnato la crescita professionale e umana tanto da farne oggi il guru della musica Funk nel mondo, maestro nel mescolare soul, freaky funk e jazz che suona in un dialetto hip-hop: “Roots Revisited”, “Mò Roots”, “Life on Planet Groove”, composto da “2% jazz, 98% di roba Funk!”, come gli piace dichiarare, fino a “School’s In”.


Dopo l’ingresso trionfale di ogni musicista della sua band, il suo incedere sul palco manda in visibilio i fans piu’ affezionati. Il suo spettacolo inizia dietro le quinte da cui carica l’attesa per una musica travolgente che finisce per far saltare dalle sedie gli spettatori (a fine concerto tutti ballavano in piedi!). L’orchestra di Maceo da’ veramente la sensazione di essere una diligentissima formazione, i musicisti lo fissano di continuo aspettando un suo cenno per partire con l’improvvisazione, per ogni intervento, per ogni spostamento. Il primo pezzo finisce con una specie di fermo immagine in cui tutti restano immobili mantenendo l’ultima posizione. Tutti fermi finche’ Lui non da’ il via… professionisti integerrimi, che si divertono con le trovate del loro leader. Come quando parte l’imitazione di Ray Charles. Maceo si infila un paio di scuri occhiali da sole, comincia a muoversi irrigidendo il busto, spostando la testa vero l’alto e contraendo le mani. Poi la voce un pò roca, inconfondibile, You Don’t Know me, You Don’t Know me ripete, cantilenando per poi passare a brani piu’ infuocati. Gli assolo, come in generale il suo stile di scrittura e di arrangiamento, si basano su iterazioni e riff ritmici cosi’ coinvolgenti e gioiosi che sembra l’auditorium si trasformi in una grande stanza dove centinaia di amici fanno una grande festa. La stessa attenzione dedicata alle sue invenzioni da fantasista e’ riservata alla recitazione di Shakespeare affidata a una vocalist, come pure agli assolo dei musicisti accompagnati dall’ondeggiare morbido degli altri componenti che rispettosamente ascoltano. Nell’ordine: Will Boulwace, tastiere; Jamal Thomas, drums; Rodney “Skeet” Curtis, basso; Bruno Speight, basso; Ron Tooley, tromba; Dennis Rollins, trombone; Martha High e Neta Hall, coriste.


Auditorium Maxilive, Costabissara (Vicenza)
18 aprile 2009


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